Domani in cattedrale alle 11.30 saranno celebrati i funerali. Campione indimenticabile, schivo e amatissimo, self-made man del pallone, Schillaci è stato ricordato ieri da tutti, dai vertici del calcio mondiale ("Un salto lungo una carriera, da Palermo all'eternità", ha scritto Gianni Infantino, presidente della Fifa) all'ultimo dei tifosi, passando per gli ex compagni, da Roberto Baggio ("Noi due, fratelli d'Italia per sempre") a Bergomi, da Carnevale a Mancini, dal suo ex tecnico Zoff e da Buffon, capo delegazione della nazionale italiana.
Cresciuto nel popolare quartiere Cep di Palermo, Schillaci è stato celebrato oggi pomeriggio nella camera ardente voluta dal Comune e allestita nella sala stampa dello stadio Renzo Barbera. Gli hanno reso omaggio la squadra del Palermo, le principali figure istituzionali locali, ma soprattutto tantissimi tifosi, di ogni età, e tanti cittadini comuni, anche famiglie intere.
Tanta commozione e poche parole, ma sentitissime da parte della gente: "Farà gol anche in cielo"; "L'hanno convocato in paradiso". "Un campione del popolo, resterà nella leggenda". La camera ardente sarà aperta anche domani, mentre venerdì mattina nella cattedrale del capoluogo siciliano si terrà il funerale religioso. L'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, l'ha già commemorato: "Palermo perde un simbolo di riscatto. Un ragazzo di umili origini che riesce a farsi strada nonostante gli ostacoli e le ostilità, fino a diventare un'icona dello sport".
(ANSA)
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