Il primo giudice a votare, Francisco Falcão, ha detto che Robinho dovrebbe scontare la pena in Brasile. Ha aggiunto che l'ex giocatore non può restare impunito e che se la pena non verrà scontata potrebbero emergere attriti diplomatici tra Brasile e Italia."Non c'è alcun ostacolo per convalidare l'esecuzione della sua sentenza. Lo ha confermato il tribunale di Milano, che è l'autorità competente in questo caso", ha detto Falcão. "La condanna è definitiva. L'imputato non è stato processato in contumacia in Italia, ha avuto rappresentanza". Il giudice Raul Araújo, uno dei due che non è d'accordo con la maggioranza, ha sostenuto che Robinho non può essere incarcerato in Brasile per una condanna in Italia. Il giudice Isabel Gallotti, una delle poche donne in tribunale, non si è detta d'accordo e cha controbattuto: "Questa sentenza straniera è lunga, fondata e ben motivata", le parole di Gallotti. Robinho vive a Santos, fuori San Paolo. Ha consegnato il suo passaporto alle autorità brasiliane nel marzo 2023. Continua a negare qualsiasi addebito e insiste che i suoi rapporti sessuali con la donna in un bar di Milano fossero consensuali. La corte ha inoltre stabilito che spetterà alle autorità di Santos decidere quando e come incarcerare Robinho.
L'avvocato Jacopo Gnocchi, che rappresentava la vittima, si è detto soddisfatto della sentenza: "Crediamo che questa sia la giusta conclusione di un caso avvenuto in Italia, con garanzie per tutti gli imputati che sono stati poi giudicati colpevoli", ha detto Gnocchi al sito brasiliano UOL. "Abbiamo rispettato e capito che la Costituzione brasiliana non permette l'estradizione (dei propri cittadini), ma ciò non cambia il fatto che quando la sentenza è definitiva è giusto che la sentenza venga applicata".
(LaPresse)
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo del gossip sportivo senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Golssip per scoprire tutte le news di giornata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA