«La Kings League è un mix di eSports e calcio tradizionale. Noi usiamo il calcio perché sappiamo che è lo sport più seguito al mondo, ma allo stesso tempo applichiamo tante regole proprie dei videogames. L’intensità delle partite è il nostro specifico e il pubblico più giovane si sente coinvolto nel progetto. Ci sono le carte segrete, c’è un dado che lanciamo dalle tribune e se esce il due è due contro due per due minuti. La fruizione è rapida, mentre 90 minuti sono lunghi. A tanti giovani risulta difficile trascorrere ore davanti alla televisione per seguire una partita di calcio tradizionale. Noi abbiamo provato ad adattare il calcio a qualcosa di più breve, di molto più breve, ma super impegnativo, quindi due tempi di 20 minuti in cui succede tutto velocemente e si esalta la varietà di situazioni».

In fondo sei sullo stesso fronte dei superleghisti.
«Penso che i giovani siano ancora molto interessati al calcio, il fatto è che lo consumano in modo diverso. Guardano sintesi di un minuto e venti, massimo due, e ricorrono ai social, Instagram, X, Youtube per i commenti, i talk, un’intera partita la evitano».
Quando hai cominciato a studiare un’evoluzione imprenditoriale di quella che era stata la tua vita?
«Negli ultimi anni al Barça mi resi conto che guardavo sempre meno calcio in tv, allora iniziai, anzi iniziammo a pensare a come avremmo potuto creare qualcosa che potesse attrarre i giovani, coinvolgendoli maggiormente. Devo dire che abbiamo fatto centro. I creatori di contenuti e gli streamer stanno aumentando in modo esponenziale, si sono formate comunità molto ampie di fan. Ogni streamer è proprietario di una squadra col proprio logo, i propri colori. Dalla Spagna la Kings è arrivata in America, in Messico, ci sono squadre in Colombia, Perù, Cile, Argentina. Lunedì saremo a Torino per presentarla al mercato italiano. Da voi partiremo a gennaio».

Gerard, sai cosa pensa di te Mourinho?
«No, dimmi».
Che sei un furbone.
«Non so cosa significhi furbone. È un complimento?».
Non è un’offesa.
«Trascorro le mie giornate in ufficio. Mi piace l’attività imprenditoriale, provare a sfruttare le conoscenze maturate negli anni da calciatore sviluppando le connessioni e le relazioni in funzione di qualcosa di nuovo e al di fuori degli schemi. Come ti ho detto, la Kings viaggia molto bene e lunedì vedrai, vedrete tante leggende del calcio italiano coinvolte nella competizione da creatori di contenuti, Blur, Fedez e altri».
© RIPRODUZIONE RISERVATA