
Deluszione per 'Emilia Perez'
Vincono anche 'Io sono ancora qui' di Walter Salles come Miglior film internazionale e 'Flow' come Miglior film d'animazione. Era il favorito e il più nominato (con 13 candidature), ma 'Emilia Perez' di Jacques Audiard si è portato a casa solo due statuette: Miglior attrice non protagonista e Miglior canzone originale per 'El mal', interpretata da Saldana e Karla Sofia Gascon. Un risultato determinato molto probabilmente dalla polemica, che ha coinvolto la protagonista Gascon su alcuni suoi vecchi tweet razzisti sui musulmani e sull'omicidio di George Floyd, emersi nei mesi scorsi. L'attrice, presente alla cerimonia e seduta lontano dal cast, è stata protagonista di un momento comico del conduttore 'O Brien: "Se devi scrivere dei tweet sulla cerimonia, io mi chiamo Jimmy Kimmel". La reazione dell'interprete tra imbarazzo e sorrisi di circostanza. Sarebbe potuta entrare nella storia come la prima attrice trans a ricevere la candidatura come Miglior attrice protagonista, ma così non è stato. A scrivere la storia è stato Paul Tazewell, vincitore dell’Oscar ai Migliori costumi per ‘Wicked’: "Sono il primo uomo di colore a ricevere la statuetta per questa categoria, è un grande onore", dice nel ricevere l'Academy Award.

Una cerimonia un po' sottotono quella della 97esima edizione: nessun momento ha lasciato il segno. O forse sì. L’Academy Award si è scordata di Alain Delon tra gli artisti morti tra lo scorso e quest'anno che tradizionalmente celebra in un video mandato in onda nel segmento 'In Memoriam'. Tra i momenti più emozionanti, l’esibizione di Ariana Grande e Cynthia Erivo (candidate rispettivamente come Miglior attrice non protagonista e Miglior attrice protagonista per ‘Wicked’) che hanno incantato il Dolby Theatre cantando 'Defying Gravity’. Ma anche il ricordo di Gene Hackman da parte dell’amico e collega Morgan Freeman: "Questa settimana la nostra comunità ha perso una leggenda ed io un amico: Gene Hackman. Ho avuto il piacere di lavorare con lui in due film, 'Gli spietati' e 'Under Suspicion'. Era un attore generoso, capace di migliorare il lavoro di tutti. Lui ha vinto dei premi Oscar, ma soprattutto i cuori dei cinefeli del mondo intero. Lui sarà ricordato per sempre”, ha detto l’attore.
Gli accenni all’attualità sono stati pochi e molto rapidi. A partire dal momento - brevissimo - dedicato ad alcuni rappresentanti dei pompieri di Los Angeles, che nelle scorse settimane hanno lavorato senza sosta per spegnere gli incendi che hanno devastato la zona. Dalla platea, una standing ovation per il loro lavoro. Durante la cerimonia qualcuno ha ‘alzato la voce’ per la guerra in Medio Oriente come Basel Adra, Rachel Szor, Hamdan Ballal e Yuval Abraham, premiati con l’Oscar al Miglior documentario per ‘No Other Land’. “Spero che mia figlia che non debba vivere la vita che sto vivendo io: sempre nel timore della violenza. Questo film riflette la dura realtà che sopportiamo da decenni", dice l'attivista palestinese Basel Adra. "Abbiamo deciso di realizzare questo doc perché insieme le nostre voci sono più forti: la distruzione di Gaza deve finire e gli ostaggi devono essere rilasciati. La politica estera di questo Paese (Usa, ndr) sta ostacolando la strada", sottolinea l'israeliano Yuval Abraham.
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