Fuori dal campo: quando giocavi a Busto sei stata vittima di uno stalker.
"E si continua a sentire di violenza contro le donne e femminicidi, denunce mai ascoltate e paura nel farlo perché molte donne non si fidano delle forze dell’ordine: io ho denunciato e testimoniato per questa ragione. È stata una cosa molto intensa: mi aspettavo di trovarlo ovunque. Poi il Covid ha peggiorato le cose: ero in una fase di mezza depressione, non c’era nessuno in giro e guidavo guardando nello specchietto se c’era qualcuno che mi seguiva. Emotivamente è stato molto pesante, la pallavolo è stato l’unico mezzo che avevo per svagare la testa. Dopo, a Monza, la società mi ha dato la guardia del corpo per proteggermi ma non vivevo più, la gente mi guardava anche quando andavo a prendere un limone. Un’esperienza traumatica, non ho più voluto i bodyguard, sono arrivata a dire: se mi deve succedere qualcosa, che mi succeda. Il giorno in cui me li hanno tolti lui si è presentato in palestra ma i Carabinieri lo aspettavano al varco. Adesso è in un ospedale psichiatrico".
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