
Da prefetto per i vescovi, ha nominato centinaia di prelati, forgiando una generazione di religiosi "bergogliani", aperti e progressisti. Prevost si è guadagnato fama di cardinale schivo ed equilibrato. Nel 2023 ha gestito insieme al segretario di stato Parolin la grana del Cammino sinodale tedesco: un dibattito interno alle diocesi germaniche che stava diventando troppo innovatore, e rischiava di provocare uno scisma. Prevost ha riportato il percorso nell'ortodossia, ma senza traumi. Sul suo nome potrebbero convergere i voti dei cardinali latinoamericani, che non hanno candidati forti, e degli statunitensi, troppi divisi tra progressisti e conservatori.
Sul prelato americano pesano però un paio di accuse di aver coperto abusi sessuali di sacerdoti, a Chicago e in Perù. L'anno scorso Prevost e il suo successore nella capitale dell'Illinois, Blaise Cupich (anche lui progressista e papabile) sono stati denunciati per non aver preso provvedimenti tra gli anni Ottanta e Novanta contro due agostiniani, poi condannati per abusi. In Perù, il prefetto per i vescovi è stato accusato da tre sorelle di aver insabbiato la loro denuncia di aver subito abusi sessuali da parte di due sacerdoti. La diocesi di Ciclayo ha spiegato che l'allora vescovo le aveva consigliate di fare denuncia alle autorità civili, e che il processo canonico era stato interrotto quando la magistratura aveva archiviato il procedimento per prescrizione.
(ANSA)
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