Guai in vista per Keylos Navas, portiere costaricano del PSG. Un suo ex dipendente ha infatti denunciato le condizioni "quasi di schiavitù" nelle quali lavorava nella sua casa in Francia. Secondo la testimonianza di questo ex dipendente, lavorava senza contratto per novanta ore settimanali e riceveva 3.200 euro al mese in contanti. Come sistemazione, questo dipendente aveva un seminterrato umido e senza finestre.
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Navas denunciato dall’ex guardia armata: “90 ore settimanali e mi pagava in nero”
Nella denuncia presentata dal lavoratore davanti alla Procura di Versailles, si precisa che era senza busta paga e che l'ex portiere del Real Madrid non lo aveva iscritto alla previdenza sociale francese durante i venti mesi nei quali aveva lavorato per lui dal settembre 2019. In più si racconta che il calciatore, che avrebbe costretto il dipendente ad avere con sé un'arma che lo stesso portiere utilizzava a scopo ricreativo in casa, avrebbe raccontato quanto segue al lavoratore quando gli chiese di regolarizzare la sua situazione come assistente e manutentore: “Qui non lavoriamo con le leggi francesi. Lavoriamo secondo le mie regole. Senza contratto francese. “Ti pago in contanti", avrebbe detto Navas.
"Siamo al confine del diritto penale con i fatti che, da parte mia, possono essere considerati al limite della schiavitù moderna", ha detto Me Yassine Yakouti, l'avvocato del lavoratore che ha denunciato Navas. "Anche se sei una stella del calcio, non hai il diritto di oltrepassare tutte le regole", ha aggiunto.
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