E, invece, dal punto di vista della sua potenza mediatica? Potrà giovare alla Juve e, in generale, al nostro movimento?
«La Juve è un brand che non ha bisogno di influencer per farsi pubblicità, perché ha valore in termini assoluti già di per sé. Sicuramente, però, il suo grande seguito potrà aumentare la visibilità dell’intero movimento. Anche se, sarò all’antica, ma per me i risvolti positivi ci sono se il “prodotto” è di qualità. E con “prodotto” mi riferisco al livello del calcio e, quindi, dello spettacolo».
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