Ai microfoni del Corriere della Sera è intervenuta Daniela Missaglia, avvocato tra gli altri di Buffon durante il divorzio da Alena Seredova e di Chiara Ferragni con Fedez:
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Avv divorzista Missaglia: “Buffon troppo generoso con la Seredova, Ferragni-Fedez…”
«Ricucci-Falchi e Buffon-Seredova? In entrambi i casi assistevo i mariti. Quella di Ricucci iniziò come una separazione giudiziale e poi finì con una consensuale: cerco sempre di mettere pace. Ma non consiglio mai ai clienti di firmare un accordo che diventa un cappio al collo: Gigi Buffon in separazione aveva ecceduto in generosità. Abbiamo rivisto l’accordo e lo abbiamo reso equilibrato»
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Si è appena risposato con Ilaria D’Amico.
«Sono stata al matrimonio, una grande festa di amore e felicità, in condivisione con i figli. Una famiglia allargata, un esempio per tutti i divorzi che sono tutti faticosi».
Il divorzio che avrebbe voluto seguire.
«Quello di Lady Diana. E poi l’accordo pre matrimoniale tra Onassis e Jackie: erano stabiliti gli importi per ogni anno insieme e la cadenza dei rapporti sessuali».
«Di’ al tuo avvocato che mi ha contestato un tentato suicidio / Che chiedo scusa, che chiedo venia, per procurato fastidio». Daniela Missaglia, è lei l’avvocato in «Allucinazione collettiva» di Fedez?
«Immagino di sì, essendo l’avvocato dalla quale Chiara Ferragni ha chiesto di essere assistita per il suo divorzio».
Che effetto le ha fatto ritrovarsi al centro del dissing tra Fedez e Tony Effe?
«Riportare fatti che dovrebbero rimanere in ambito riservato è molto triste e scorretto. Al riguardo ho mantenuto fino ad oggi un estremo riserbo e continuerò a farlo».
Una cliente mediaticamente molto esposta.
«In realtà ho trovato una persona semplice ed educata, con domande pratiche a cui voleva dare una risposta. Aveva bisogno di molti consigli, soprattutto per tutelare i piccoli figli e ho costruito con lei un rapporto di fiducia».
Compresa la esposizione dei figli sui social.
«Sulla questione si è subito raggiunto un accordo. Personalmente sposo la linea del Garante della privacy di non esporre i minori. Vero è che se dal concepimento fino alla separazione si è condiviso con il marito la scelta di pubblicare l’immagine dei figli, il cambio di impostazione mi pare tardivo e strumentale».
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