Quest'ultimo, infatti, ha sempre considerato la comunicazione ancora più complessa con l'avvento dei social. In questo senso, infatti, anche le mogli dei calciatori, le cosiddette wags, possono influenzare attraverso post e messaggi sul web la preparazione di un atleta, di una partita, di un campionato e di un'intera manifestazione. C'è bisogno di prestare particolare attenzione quando si ha a che fare con signore seguite da milioni e milioni di persone, che magari non sempre sono in grado di gestire al meglio un ruolo comunque sia molto delicato.
L'esempio pratico e perfetto a tal proposito, commentato recentemente proprio da Luciano Spalletti, è quello di Wanda Nara, moglie di Icardi, che ai tempi dell'Inter creò non pochi problemi al tecnico di Certaldo e alla società nerazzurra.

Niente Playstation e carte, ridotto anche l'uso dei cellulari
In questo senso, quindi, le regole imposte da Luciano Spalletti saranno ferree, giustamente rigide. Come affermato dall'ex allenatore del Napoli, tra le altre, i giocatori che verranno chiamati in causa per vestire la maglia della Nazionale italiana dovranno essere perennemente sul pezzo, concentrati, senza lasciarsi andare ad inutili e deleterie distrazioni. Tra quest'ultime, ad esempio, rientrano la Playstation, le carte e i cellulari.
Nel 2024 non si può fare totalmente a meno degli smartphone, ma senza ombra di dubbio l'utilizzo di questi può essere limitato. L'obiettivo di Spalletti, infatti, è proprio quello di ricreare durante il ritiro la vecchia atmosfera, le vecchie abitudini, che sono stati fattori fondamentali per far sì che l'Italia diventasse una delle selezioni più vincenti al mondo. Quest'anno ci saranno diverse Nazionali di altissimo livello sotto tutti i punti di vista, come la Francia, la Germania, la Spagna, l'Inghilterra e il Portogallo. Non si può essere da meno. Secondo quanto riferito da Spalletti, se la modernità significa stare svegli fino alle quattro di mattina con la partita in programma il giorno dopo, allora questa modernità non va bene. Chi non è sulla stessa lunghezza d'onda può farsi da parte, perché secondo il Mister di Certaldo non merita di vestire una maglia prestigiosa e pesante come quella della Nazionale.
Non sono questi i valori che la sua squadra deve trasmettere. Quest'ultima, infatti, deve risultare spavalda e solida. Si vola in Germania per vincere, non per partecipare, è la nostra storia che lo richiede.
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