Una donna nel Club degli uomini?
"Una sfida, dicono... Io sono brava a rompere le scatole".
Ma conosce la materia in fondo.
"Giocavo a calcio in Serie C da teenager e già allora mi dicevano: "Ma come giochi a calcio?". Come se fosse una cosa strana, eravamo in poche. Oggi il mondo è cambiato. A calcio giocano anche le ragazze ed è normale. Questa estate ho iscritto a un campus mio figlio Maddox e anche mia nipote. E lei mi fa: "Ma ci sono altre ragazze?". E io le ho detto: "Provaci e vedi, basta che ti diverti". Penso che ormai non si debba più parlare di cose maschili e cose femminili, anche se...".
Cosa?
"Restiamo diversi per fortuna. Ci sta la differenza, ma io sono cresciuta tra maschi, sentendomi chiamare maschiaccio e l'ho sempre vissuta come un vanto, ne andavo fiera. Era come se li sfidassi e vincessi io. Tornando alla Tv, so come difendermi e non temo la discussione".
Donne e calcio in Tv, la concorrenza non manca.
"Sono abituata a pensare al mio lavoro e farlo nel migliore dei modi, senza confronti. Credo che oggi il livello di preparazione delle donne in tv sia molto alto".
Emozionata per questo debutto?
"Sono 17 anni che lavoro in tv ed è sempre emozionante iniziare una nuova avventura. Sono felice di entrare nella grande famiglia di Sky Sport. Sarà un anno impegnativo, ma il gioco è di squadra e si vince tutti insieme".
Un pronostico?
"Meglio di no, dovrei prendere cornetti e peperoncino. Poi in Tv sarò imparziale, lascerò la supertifosa milanista a casa".
Se suo figlio volesse fare il calciatore?
"Questo sarà il terzo anno di scuola calcio per lui, mi dicono che ha talento, ma con un papà calciatore, la strada è in parte spianata. Ma se crescendo dovesse dirmi che vuole fare l'avvocato o l'archittetto, liberissimo, deve essere felice".
Apra il cassetto dei sogni?
"Sarebbe troppo chiedere qualcosa, sarà un anno impegnativo ma bellissimo, non voglio chiedere altro, ma semplicemente ci terrei a portare a casa un ottimo risultato".
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