Ultimo appuntamento istituzionale per il campione di Melbourne: dal capo dello Stato e poi via da Roma. Il regalo al presidente: 'Grazie della stupenda racchetta...moderna'
"Quella domenica avevo un impegno e ho iniziato a guardare la finale dal quarto set e questo ha giovato al mio umore...ma ho subito ho avuto la certezza che avrebbe vinto", ha detto il presidente della Repubblica scherzando sulla finale vinta in rimonta (aveva perso i primi due set) da Sinner a Melbourne. "Apprezzo la sua semplicità ma tutti ora - ha aggiunto Mattarella - si aspettano che vinca sempre ma è giusto invece che non ci sia nessuna pressione perché quello che è importante è l'impegno, la lealtà il senso sportivo e di questo siamo certi".
"Grazie davvero, una splendida racchetta... moderna!". Così Mattarella ha ringraziato Sinner che gli ha regalato al Quirinale una sua racchetta "impacchettata" con un fiocco tricolore. Il capo dello Stato infatti è un amante del tennis e ha raccontato i suoi ricordi del passato quando le racchette erano molto diverse da oggi.
"L'orgoglio di essere qui è per una vittoria che è frutto del sacrificio e del gioco di squadra", ha detto Sinner nel suo intervento rivolgendosi al presidente della Repubblica. "E' un successo per tutti gli italiani. La cosa più importante non è stato vincere, ma esserci capiti tra compagni, di essere felici in campo e sorridere anche quando le cose non vanno per il meglio".
"Abbiano fatto una cosa importante per questo Paese", ha aggiunto Sinner. "A Bologna abbiamo sofferto un po' - ha ricordato l'azzurro, vincitore degli Australian Open '24 - Io non c'ero, poi a Malaga ho dato il mio contributo come aveva fatto Matteo Berrettini. Ora ci sono le Olimpiadi, un appuntamento molto importante: cercheremo di dare il massimo, tutti".