Golssip
I migliori video scelti dal nostro canale

news

Martina Colombari: “Mio marito mi è mancato più di tutto a Pechino Express”

Martina Colombari: “Mio marito mi è mancato più di tutto a Pechino Express” - immagine 1
L'ex miss Italia, moglie di Alessandro Costacurta, ha concesso una lunga intervista al termine della sua partecipazione al noto programma tv

Martina Colombari, ex miss Italia e moglie di Alessandro Costacurta, ha rilasciato una lunga intervista a Vanity Fair al termine della sua partecipazione a "Pechino Express": «Sono riuscita a farmi vedere come un essere umano normale, e credo che fosse fondamentale: Achille ha due genitori che fanno due lavori faticosi, e volevo che capisse che siamo anche noi persone che cadono, si rialzano e faticano. Ha visto sua madre mettercela tutta, anche se non era certo Federica Pellegrini».

Pensa di essere cambiata dopo il programma?

«Sono diventata più sbrigativa e vado meno nel panico: mi riesco ad adattare, a trovare una soluzione. Prima mi facevo mille paranoie, mentre ora sono un po' più gipsy, un po' più fricchettona. Se vedesse adesso la mia camera se ne accorgerebbe: prima ero il rigore fatta persona».

Le è mancato suo marito, Billy Costacurta?

«Quando mi hanno tolto il telefono prima che iniziasse la gara ho pianto tutta la sera. Non ero stata, in 27 anni che stiamo insieme, più di un giorno senza sentire mio marito. È stato bruttissimo. Più del water e del cibo, mi è mancato lui».

Cosa le ha detto Billy una volta tornata?

«Che gli siamo mancati tantissimo. Ha detto che la prima settimana era quasi divertente non avere noi due rompicoglioni in giro casa. Io e Achille litighiamo in continuazione, ci stuzzichiamo e siamo spesso insopportabili. Poi, però, fare colazione da solo, pranzare da solo e cenare da solo gli è pesato. Non so se ci ha trovato cambiati. Lui dice che io mi sottovaluto, anche se questa Martina competitiva che non voleva mollare se la aspettava. È contento che siamo tornati alla sesta: in quel momento Achille ha iniziato a subire molto la competizione».