I collaboratori sono stati contattati, quasi tutti almeno, ai primi di agosto, quando la situazione di Mancini era ormai definita. Il discorso con Riad è cominciato tanto tempo fa, non certo dopo le dimissioni: in Arabia lo sanno bene. Mancava però un particolare non indifferente nei primi discorsi: gli ingaggi dello staff sarebbero stati al netto solo se loro fossero diventati “fiscalmente sauditi”, cioè vivendo almeno 183 giorni all’anno nel Paese.
Discorso diverso tornando in Italia: la cifra netta si dimezza. E sono in ballo anche valutazioni sullo stile di vita a Riad, agiato ma molto diverso dal nostro. Con il caldo che impone di allenarsi la mattina prestissimo o la sera. Poi si vive negli hotel o nelle case. Non solo: pare che la federcalcio saudita voglia avvalersi delle prestazioni dello staff con continuità, non soltanto durante i ritiri. Qualcuno sta riflettendo".
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