Filomena Mastromarino, 41 anni, originaria di Gioia del Colle, in provincia di Bari, ha lavorato come agente immobiliare e come delegata nazionale dell'assemblea del Pd. "Un ruolo che nemmeno ho chiesto, ma che è diventato scomodo quando sono diventata Malena", spiega al Giornale. Nel 2016, decise di intraprendere la carriera nel cinema a luci rosse. Rocco Siffredi l’aveva definita il suo "alter ego femminile". Tuttavia, ora ha scelto di dire basta, anche per un "senso di colpa": "Mi sentivo responsabile di un sistema che illude povere ragazze di poter diventare come me. E mi sento in colpa per questo. È un mondo pericoloso". Malena racconta di essere entrata nel mondo del porno dopo una relazione complicata: "Avevo una relazione con un uomo di cui non ero ufficialmente la donna. Ero l’altra, e nella mia testa scattò questo pensiero: visto che non posso essere tua, sarò degli altri. Da lì il porno è entrato nella mia vita".
L'anno scorso, durante un'intervista al Corriere della Sera per i suoi 40 anni, Malena aveva parlato della sua autobiografia Pura, il sesso come liberazione (Mondadori), definendola un «traguardo per le donne". Aveva descritto la sua quotidianità a Gioia del Colle come quella di "un'imprenditrice che deve affrontare le difficoltà di essere un personaggio pubblico", spesso fermata per strada per selfie o autografi. Ora, invece, ha deciso di cambiare rotta.
Nell'intervista al Giornale, Malena ricorda la sua infanzia serena in Puglia, segnata dall’educazione ricevuta durante il catechismo e da regole precise, come "il divieto di dire parolacce" e "il rigore a tavola".
Oggi si descrive come una donna di fede: «In adolescenza avevo persino pensato di diventare suora". Questa stessa fede la sta sostenendo mentre affronta la malattia della madre: «Solo la fede mi sta aiutando a superare questo momento difficile e pieno di paura". Riflettendo sul suo passato, riconosce che il porno è stato "una ribellione" e «qualcosa di opposto a ciò che sentivo nel cuore di dover fare".
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