Ha imparato presto ad andare oltre le apparenze.
"Ho iniziato a lavorare perché ero una bella ragazza: al mare dei talent scout fermarono i miei genitori per farmi fare dei concorsi di bellezza... sono stata Miss Ostia, poi pian piano di quasi tutto il litorale romano — ride —. E così ho iniziato a lavorare in un canale regionale di Napoli, come valletta".
Poi, si sa, è arrivata "Non è la Rai".
"In generale, ai provini, arrivavo sempre seconda: mi ero detta che sarebbe stato l’ultimo. Gianni (Boncompagni. ndr.) ci mise tutte in fila e fece una prima selezione. Mi presero e diventò un impegno: addio scuola. Essendo particolarmente timida c’è voluto un pochino per ingranare".
Quando successe?
"Quando Enrica Bonaccorti disse un giorno che ero la Kim Basinger italiana: una uscita a sorpresa che cambiò molte cose. Lo ricordo sempre".
Quindi, velina a "Striscia".
"È stata una conseguenza di quell’enorme popolarità: con Miriana (Trevisan, ndr.) segnammo il cambio di passo rispetto alle veline di prima. Ero felice, pur essendo da sempre una che si emoziona molto in tv, anche adesso, cadendo magari in errore".
Tipo?
"Quando sono caduta dal palco del Festivalbar mentre cantavo. E ho continuato a farlo, imperterrita. Quella cosa mi rese più simpatica".
Ha lavorato con tanti grandi.
"Gerry Scotti, un generoso che mi aiutava tanto nei miei primi passi. Poi Amadeus, con cui eravamo diventati amici: per un programma, Look of the Year, andammo in Corea a parlare in italiano davanti a un teatro pieno di coreani che non ci capivano ma stavano comunque lì. Le risate... E poi Iacchetti, Greggio, Costanzo, un altro mio pigmalione. Maestro, padre, tutto. Diceva: scrivi meglio di come parli. Mi insegnò a fare la padrona di casa in tv".
Nell’elenco ne manca uno.
"Pippo Baudo?".
No, Bonolis.
"Ma non ho fatto programmi con lui. È stata una parentesi importante ma non so perchè tutti me ne parlino ancora visto che non ci siamo sposati, non abbiamo avuto figli e la nostra storia non è durata nemmeno così tanto... È stata una storia, bella, ma come altre".
A 53 anni, sente di essere stata riconosciuta nel suo lavoro?
"Ho avuto tanto e per questo sono già felice così. Certo, mi piacerebbe condurre un programmino. Se la tv è cambiata allora anche noi donne partecipiamo, da protagoniste. Basta fare il contorno".
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