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Laura Freddi: “Io e Bonolis? Se ne parla troppo: non ci siamo sposati e…”

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La showgirl sull stop di 'Ne vedremo delle belle': "Ha vinto la solidarietà tra donne, ora vorrei un programmino mio"

Protagoniste di Ne vedremo delle belle, trasmissione condotta da Carlo Conti in cui dieci showgirl si sfidano in prove differenti, Laura Freddi ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera: “Sono molto dispiaciuta per la chiusura anticipata del programma, stavamo carburando ora”.

Conti ha detto che è mancato il pepe tra le concorrenti. Lei che ne pensa?

"È stata un’avventura seppur breve, fantastica. Ho conosciuto donne che per la prima volta si sono unite e che hanno dimostrato solidarietà femminile. Questo programma, ahimé, forse voleva per certi aspetti una rivalità tra noi che non si è venuta a creare perché ci siamo aiutate nelle difficoltà, al di là di qualche battibecco. Tra di noi c’è stata solidarietà, magari anche a discapito dello show, ma noi siamo contente che sia andata così".

La figura della donna in tv è cambiata. C’è ancora posto per le showgirl?

"Io ho visto questa trasmissione come un’opportunità oltre che una palestra, essendo tornata a fare cose che non facevo da anni. Mi sono dedicata a mia figlia, che ho avuto a 45 anni, e questo è stato il primo grande impegno di lavoro. Detto questo, sarà anche vero che le showgirl fanno parte della tv di un tempo, ma pur essendo capendo le critiche di chi la riteneva più maschilista, per certi versi a me quella televisione fatta di luci, leggerezza lustrini e paillettes piaceva di più".

Farebbero mai un programma sugli showman? Magari condotto da una donna?

"Perché no? Potrebbe essere una bellissima idea".

Però alla fine sempre le donne vengono giudicate, oggettificate. Non crede?

"Potrebbe sembrare, ma per me di fatto è stato un arricchimento e una sfida. Ma, soprattutto, è stato un gioco e gli lascerei la leggerezza del varietà. Il fatto che ci sia una giuria, è solo per creare delle dinamiche".

Ha imparato presto ad andare oltre le apparenze.

"Ho iniziato a lavorare perché ero una bella ragazza: al mare dei talent scout fermarono i miei genitori per farmi fare dei concorsi di bellezza... sono stata Miss Ostia, poi pian piano di quasi tutto il litorale romano — ride —. E così ho iniziato a lavorare in un canale regionale di Napoli, come valletta".

Poi, si sa, è arrivata "Non è la Rai".

"In generale, ai provini, arrivavo sempre seconda: mi ero detta che sarebbe stato l’ultimo. Gianni (Boncompagni. ndr.) ci mise tutte in fila e fece una prima selezione. Mi presero e diventò un impegno: addio scuola. Essendo particolarmente timida c’è voluto un pochino per ingranare".

Quando successe?

"Quando Enrica Bonaccorti disse un giorno che ero la Kim Basinger italiana: una uscita a sorpresa che cambiò molte cose. Lo ricordo sempre".

Quindi, velina a "Striscia".

"È stata una conseguenza di quell’enorme popolarità: con Miriana (Trevisan, ndr.) segnammo il cambio di passo rispetto alle veline di prima. Ero felice, pur essendo da sempre una che si emoziona molto in tv, anche adesso, cadendo magari in errore".

Tipo?

"Quando sono caduta dal palco del Festivalbar mentre cantavo. E ho continuato a farlo, imperterrita. Quella cosa mi rese più simpatica".

Ha lavorato con tanti grandi.

"Gerry Scotti, un generoso che mi aiutava tanto nei miei primi passi. Poi Amadeus, con cui eravamo diventati amici: per un programma, Look of the Year, andammo in Corea a parlare in italiano davanti a un teatro pieno di coreani che non ci capivano ma stavano comunque lì. Le risate... E poi Iacchetti, Greggio, Costanzo, un altro mio pigmalione. Maestro, padre, tutto. Diceva: scrivi meglio di come parli. Mi insegnò a fare la padrona di casa in tv".

Nell’elenco ne manca uno.

"Pippo Baudo?".

No, Bonolis.

"Ma non ho fatto programmi con lui. È stata una parentesi importante ma non so perchè tutti me ne parlino ancora visto che non ci siamo sposati, non abbiamo avuto figli e la nostra storia non è durata nemmeno così tanto... È stata una storia, bella, ma come altre".

A 53 anni, sente di essere stata riconosciuta nel suo lavoro?

"Ho avuto tanto e per questo sono già felice così. Certo, mi piacerebbe condurre un programmino. Se la tv è cambiata allora anche noi donne partecipiamo, da protagoniste. Basta fare il contorno".