Irene Grandi al podcast «Tintoria», diretto da Daniele Tinti e Stefano Rapone, spara a zero sul Festival di Sanremo: «Era evidente che avessi vinto io - ha detto la cantante riferendosi al Festival del 2000 -, tutti ricordano la mia canzone che arrivò seconda (La tua ragazza sempre, ndr) ma non quella che aveva vinto (Sentimento della Piccola Orchestra Avion Travel, ndr)».
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Irene Grandi spara a zero sul Festival di Sanremo: “Io seconda, ma era evidente che…”
Irene Grandi al podcast «Tintoria», diretto da Daniele Tinti e Stefano Rapone, spara a zero sul Festival di Sanremo
«Il denaro che gira a Sanremo viene dato al produttore discografico, una camera che costa sessanta euro te la fanno pagare seicento. Sanremo ci dà i soldi ma poi se li ripiglia». E aggiunge: «Fra prove e quattro uscite televisive, sai quanto ti paga la Rai? 200 euro. Se devi invitare qualcuno devi acquistare due serate e costano minimo 300 euro l’una; quindi se vuoi invitare la mamma devi tirare fuori i soldi di tasca tua. Rimane una grande vetrina e un investimento importantissimo, che ti serve dopo. Però fa abbastanza ridere questo strano giro di soldi che c’è».
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Dure le parole anche verso Amadeus: «Un tempo a Sanremo si mettevano insieme gusti eterogenei. Non come Amadeus. Quello non è gusto».
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