
"Una volta tornavo a Jaca e un ragazzo, davanti a tutti, cercò di prendermi in giro chiedendomi ad alta voce come andava la mia carriera di ballerina a Madrid. Ma poi aggiunse sarcastico: "Oh, no, scusa, pulisci i bagni a Graus". Al che ho risposto, credo in modo molto maturo, che ero molto orgogliosa di lavorare per poter salvare e realizzare il mio sogno. Dentro di me ero molto orgoglioso della persona laboriosa e parsimoniosa che ero. Non ho mai vissuto al di sopra delle mie possibilità solo per amore dell'apparenza. Oggi, guardando indietro, e nonostante la mia economia sia molto diversa, sono sempre la stessa. Non mi sono mai vergognata del lavoro che ho svolto nella mia vita perché sapevo che era il modo per realizzare i miei sogni e crescere come persona."
“Mi sono sempre vista con una famiglia numerosa come quella che ho, circondata dalla mia famiglia e al lavoro. La verità è che i miei trent’anni sono davvero incredibili e non posso chiedere di più alla vita. Cerco spesso di ricreare semplici momenti in cui ero super felice: quando mia madre ci portava a comprare il gelato al distributore di benzina dopo cena, o quando passeggiavamo guardando le stelle di notte. Ho instillato quei piani inaspettati di cui ero così entusiasta nei miei figli. Ovviamente posso avere il freezer di casa pieno del miglior gelato… ma quando li colgo di sorpresa per andarlo a comprare, lo adorano”.
(Forbes.es)
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