Nell'atto, il legale ha ricordato i procedimenti penali e civili davanti ai giudici di Cagliari da cui emerge che l'ex calciatore, nonostante la sentenza (confermata in appello e poi diventata definitiva) che gli ha imposto di versare 10mila euro a partire dal marzo 2012 per il mantenimento della giovane, si sarebbe "sempre sottratto agli obblighi genitoriali". E poi, è un altro passaggio del documento, nel 2019 è stato condannato pure a tre mesi di reclusione, pena sospesa, con l'accusa di non aver garantito i mezzi per la sussistenza alla ragazzina. La quale, una volta diventata maggiorenne, si è trasferita a Milano e si è iscritta alla facoltà di Comunicazione e marketing.
Incontrare il padre
Da studentessa universitaria, oltre a "non essere economicamente indipendente" e, quindi, a gravare sulle spalle della madre che "con difficoltà riesce a" garantirle "una vita dignitosa", Annie, riconosciuta come figlia legittima di Eto'o dal Tribunale di Palma de Mallorca, in Spagna, ha cercato di incontrare il padre, che non ha mai visto. Per realizzare il suo desiderio ha anche contattato una delle tre sorelle nate dal matrimonio dell'ex calciatore. I rapporti tra le due ragazze però, come è stato riferito dal legale,si sarebbero interrotti.
Inoltre c'è stato anche un tentativo, fallito, tramite uno scambio di email tra gli avvocati. Si tratta di un carteggio dal quale emerge che lui conosce la "fragile situazione psicologica" della ragazza, cresciuta senza il riferimento di una "figura paterna", "nonché la sua condizione di difficoltà economica". Nonostante ciò "l'urlo di dolore della figlia, non ha sortito effetto". Se non quello di indurla a giocare l'ultima carta: la decisione, di certo non presa a cuor leggero, di denunciare il padre. Che ora è di nuovo indagato in quanto si sarebbe sottratto agli obblighi imposti dalla legge.
(Fonte: TG La7)
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