Ha detto di avere una forza, cito testualmente «animalesca».
«Credo che in parte, almeno per metà, sia figlia della rabbia e della voglia di farcela e che il resto dipenda pochissimo da me».
E da chi dipende?
«Dalla genetica, dai miei antenati, dalle mie origini. Ognuno di noi ha una storia dietro di sé e io mi sono impegnata a conoscere quella della mia famiglia. Guadalupa, Ghana, Vietnam ».
A Sanremo troverà regole e regolamenti.
«Sanremo fa parte di un progetto più ampio, in primavera uscirà il mio nuovo album e a giugno mi aspettano due stadi, Milano e Napoli. Mi sto evolvendo, voglio raccontarmi, esplorarmi, capire come sono fatta e dar voce alle tante donne diverse che si muovono dentro di me. Non mi annoierò».
La prima volta che ha fatto l’amore si è emozionata o annoiata?
«Mi ricordo soprattutto l’inutilità. Andare a letto con qualcuno era più voglia di imitare quello che avevano fatto gli altri che un vero desiderio. Oggi sono molto meno cinica di quanto non fossi da ragazza, ora mi sento romantica. Alla fine è quello che ci metti a rendere il sesso incredibile».
Altrimenti?
«È ginnastica».
Da più di due anni vive una storia d’amore con Andrea Iannone.
«Ero partita con un pregiudizio e dopo due giorni ero già perdutamente innamorata di lui.
Siamo simili e opposti, ma abbiamo imparato a compensarci. Io credo nell’amore, credo negli uomini non nevrotici e negli uomini gentili che sanno ridere e provano a far ridere gli altri: un’attitudine dolce, generosa e purtroppo molto rara. Andrea queste doti le ha e uno così, me lo tengo non stretto ma strettissimo».
In Italia i due principali partiti politici sono guidati da due donne. È un segnale di cambiamento anche questo?
«Certo che lo è e ne sono contenta».
“Giorgia Meloni è un uomo del 1922”. La frase è sua.
«Lei sarebbe d’accordo. Meloni non si nasconde e non si offende».
La voterebbe?
«Assolutamente no, così come non voterei per Elly Schlein che pure conosco e con la quale qualche volta ho parlato».
Cosa le manca?
«Carisma. E senza carisma è complicato farsi ascoltare. Quando le sento dire che considera il suo compito passeggero e sogna di fare la regista perde forza e credibilità».
Meloni il carisma ce l’ha?
«Ce l’ha, ce l’ha eccome. Ha frequentato la sezione e si vede che crede in quello che fa, ma io mi sento di sinistra».
Cosa significa essere di sinistra nel 2025?
«Significa essere dalla parte dei diritti civili. La destra, su quel terreno, è molto, molto indietro».
Ma insomma, lei vota?
« Ma che sta a scherza’? Non ho mai saltato un’elezione. Ma non mi piace che la politica sia diventata un mestiere come un altro e nel mezzo non so stare. Amici di sinistra li ho, così come ho amici di destra. Democristiani però no, non ce la faccio proprio».
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