il capolavoro (1844) di Alexandre Dumas (scritto in collaborazione con Auguste Maquet), che torna con una serie internazionale evento
(ANSA) - ROMA, 10 GEN - "Il fatto che la serie sia articolata in otto episodi mi ha permesso di approfondire al meglio la storia. La produzione è stata complessa e grande, ma ho avuto la possibilità di scegliere, con un cast internazionale, per ogni ruolo i attori straordinari. È la migliore storia mai raccontata sulla vendetta. Perché il protagonista, Edmond Dantès, non vuole limitarsi a uccidere chi ha rovinato la sua vita, ma vuole anche che i colpevoli soffrano nel medesimo modo in cui ha sofferto lui". Così Bille August, regista danese premio Oscar, abituato a immergersi negli adattamenti, da Victor Hugo a Isabel Allende, spiega la popolarità de Il Conte di Montecristo, il capolavoro (1844) di Alexandre Dumas (scritto in collaborazione con Auguste Maquet), che torna con una serie internazionale evento, in onda - dopo l'anteprima alla Festa del cinema di Roma - su Rai1 in quattro prime serate dal 13 gennaio. Capofila nella produzione l'italiana Palomar, con la collaborazione anche di Rai Fiction e France Television.
Alla presentazione, nella sede dell'Ambasciata di Francia a Roma, ha partecipato in primis Martin Briens, ambasciatore francese in Italia, alla presenza della direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati e del regista Bille August. Sono intervenuti anche alcuni attori del cast fra cui Sam Claflin (in collegamento), Lino Guanciale, Michele Riondino, Gabriella Pession e Nicolas Maupas. Assenti Jeremy Irons, Mikkel Boe Folsgaard, Ana Girardot, Blake Ritson, Karla-Simone Spence, Lino Guanciale, Michele Riondino. August rispetta l'ambientazione, ma offre un grande respiro legato soprattutto ai luoghi, esplorando le peripezie di Dantès, uomo di mare che poco prima del matrimonio con l'amatissima Mercedes (Girardot) finisce senza sapere perché nelle segrete del famigerato Castello d'If.