Ed è successo.
"Ricordo solo il boato al ristorante e la felicità di tutti noi. È stata una magia. A fine partita l’ho videochiamato. È stata una cosa bellissima: lui aveva ancora addosso la tensione della partita, io piangevo...".
Cosa vi siete scritti a fine partita?
"Il nostro è stato un messaggio molto intimo, che ha ripercorso un momento un po’ buio di qualche mese fa. Un periodo che però ci ha portato la scoperta dell’arrivo della nostra bambina. Gli ho fatto notare che le cose nella vita cambiano. Basta lavorare sodo e saperle aspettare. Mattia ha segnato un gol decisivo, per me uno dei gol più belli di questo Europeo. La ruota è girata. E lui deve ricordarsi di essere sempre orgoglioso di quello che è e di quello che fa. Mattia lo sa: noi ci saremo sempre".
Quante volte vi sentite al giorno?
"Ci sentiamo ogni volta che lui può. Quando è partito ci siamo fatti una promessa, dicendoci che la cosa più bella sarebbe stata quella di vederci dopo un mese. Solo così vorrebbe dire che è andato tutto bene. Mattia si preoccupa di come vanno le cose a casa, vuole sapere se sto bene, se mi serve qualcosa. Sono la prima persona che sente la mattina, l’ultima della sera e la prima dopo le partite. Io lo tengo tranquillo e lo sostengo, credo che per lui sia importante".
Sogniamo: se l’Italia vince l’Europeo lei e Mattia cosa vi regalerete?
"Sono scaramantica, quindi nemmeno mi azzardo a ripeterla ad alta voce questa eventualità. (Ride). Mattia mi ha chiesto di aspettarlo, vuole esserci per il parto. La verità è che sta per nascere la nostra bambina, la famiglia si allargherà e saremo in quattro. Può esserci un regalo più bello?".
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