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Cambiaso: “No a Instagram da cellulare, crea dipendenza. Mi spaventa la guerra”

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"Che esista un’idea di discriminare gli esseri umani sulla base del colore della pelle nel 2024 è pura follia", dice Cambiaso sul tema razzismo
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Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Andrea Cambiaso, centrocampista della Juventus, ha trattato diversi argomenti extra-campo, tra i quali anche i social:

"Cerco sempre di esternare i miei pensieri, le mie emozioni. Lo faccio in modo sincero e diretto. Ma sono cosciente che il calcio in Italia è una malattia e ogni volta che si apre bocca si rischia di scontentare o ferire qualcuno. Per questo il regno dei luoghi comuni è il più tranquillo: 'Speriamo di far bene', 'Il mister mi dice dove giocare', 'Gli avversari sono temibili'. Se stai in quel recinto non hai problemi. E io stesso talvolta non sfuggo a questa comodità".

Le chiedo del rapporto con i social. Anche lì…

"Io mi sono imposto il divieto di usare Instagram sul cellulare, troppa dipendenza, come con la Playstation. Divertenti, ma a dosi contenute. L’ho tenuto sul computer perché mi sono reso conto che per tanti bambini la mia presenza è importante e posso dire o fare qualcosa di utile. I social possono produrre molti rischi, se usati troppo o male. È una giungla affascinante, ma senza controllo".

Del razzismo nel calcio, piaga infinita, cosa pensa?

"Che è assurdo anche solo parlarne. Che esista un’idea di discriminare gli esseri umani sulla base del colore della pelle nel 2024 è pura follia".

Che idea si è fatto del suo futuro dopo il campo e del futuro in generale? Cosa la preoccupa di più per la sua generazione?

"Per quanto mi riguarda sono concentrato totalmente sull’oggi. Ho 24 anni e il dopo mi sembra lontanissimo. Cerco di stare bene, sereno, di godermi questa condizione di cui riconosco il privilegio. Per il nostro tempo ciò che più mi atterrisce è la guerra. Tutti quei morti in Ucraina, a Gaza, In Israele. Ma sembra che gli esseri umani siano impotenti, quando quella macchina comincia a funzionare".

È lecito che un calciatore di Serie A si annoi?

"Abbiamo molto tempo libero, forse persino troppo. E, se non stai attento, la noia è come un gorgo, ti risucchia. Io cerco di uscire, di ascoltare musica, vedere serie o film, leggere qualche libro. Ma è anche per evitare quel vuoto che sto pensando di iscrivermi all’università, farei felice i miei e riempirei di senso il tempo".

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