Torna operativo nei GP, anche se in un ruolo diverso, dopo dodici anni. Qual è il ricordo più bello della sua “vita precedente” in F.1?
"Beh, i mondiali vinti con la Benetton negli Anni 90, quando eravamo considerati fabbricanti di t-shirt e maglioni. L’Equipe un giorno titolò “Le team du tricot ”, che è maglione in francese. Alla fine con un budget sicuramente inferiore ad altre squadre abbiamo messo il maglione a tutti... È stata una soddisfazione enorme, dopo le critiche per aver preso Schumacher, considerato da tanti troppo giovane, mettendo a piedi Moreno. Ricordo i tanti momenti positivi ma anche quelli negativi: il mio percorso in F.1 è stato molto duro, ho avuto alti e bassi ma ho sempre cercato di vincere e trasmettere la voglia di vincere al Dna di tutti quanti. È lo stesso Dna di De Meo: anche lui vuol vincere e allora vediamo insieme se ci riusciamo. Ci siamo trovati".
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