È cambiato quest’anno?
"Secondo me ascolta di più, è un segno di maturità. Pecco è sempre stato una persona molto convinta, fatichi a fargli cambiare opinione. Ma a forza di insistere, impara: dagli errori e dalle parole altrui. Mi pare che abbia iniziato ad ascoltare prima".
Si porta mai a casa il lavoro?
"No. È bravissimo su questo, più di me. Se ho una giornata storta me la porto a casa, ma lui è bravo ad alleggerirla. Al contrario, non è mai, mai capitato che la rabbia di una condizione di gara o prove l’abbia portato a sfogarsi con me. È bravissimo a scindere le cose, e in più sottolinea sempre la serenità che riesco a trasmettergli. Lo considero un privilegio raro, sono fortunata".
Come ha vissuto Barcellona?
"Male. Capita di rivedermi nelle immagini tv e mi rendo conto delle facce. Ma non sono solo legate alla pista, è qualcosa che va oltre lo sport, ha a che fare con la vita. Barcellona è la dimostrazione che non ci si gioca solo un Mondiale, ma qualcosa di più grande. E quella componente devi metterla in conto, anche se provi a non pensarci".
Odia mai il lavoro di Pecco?
"No, odiarlo è impossibile. Ma anche un altro sport un pochino più tranquillo o meno rischioso non sarebbe stato male".
Pochi giorni dopo è salito due volte sul podio di Misano.
"Mi ha impressionato la determinazione. È un campione nella vita e nello sport. Viviamo a Pesaro, capita di andare a Fano su questa strada lungo il mare, tutta dritta. E ogni volta mi indica questo hotel esattamente a metà strada, dove non c’è niente: 'È qui che mia mamma aveva prenotato quando mi sono trasferito (alla Academy VR46; ndr)'. E mi immedesimo in questo ragazzino di 15 anni con la valigia, lasciato da un pullman in mezzo a una strada di sera, ma che per inseguire il proprio sogno era disposto a qualsiasi cosa. Mi commuovo anche ora, lasciare famiglia, amici, affetti… la storia era già scritta".
Il momento indimenticabile?
"Io sono rimasta impressionata al Mugello. Lì ho visto per la prima volta la nuvola rossa. Prima il colore era il... “Mugiallo” di Valentino. E ho pensato che Pecco stesse facendo qualcosa di grande".
Ora c’è una promessa...
"Il matrimonio? Mi ha giurato che sul volo per Liverpool mettiamo mano a un po’ di cose".
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