Quello di Imola non sarà un Gran Premio come tutti gli altri per Andrea Kimi Antonelli: il pilota della Mercedes è nato a Bologna, e su questo circuito tornerà a respirare aria di casa. Un'emozione che traspare tutta dall'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport: "Dormirò nella mia cameretta, a casa con la mia famiglia".


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Antonelli: “In Formula 1 a Imola, sono felicissimo. La Maturità? Sono un po’ agitato!”
Arrivare qui era il sogno della sua vita. È come se lo era immaginato?
"Quando sei bambino sogni di guidare e basta. Invece mi sono reso conto che la F.1 non è solo salire in macchina e correre, ma c’è anche tanto altro fuori da imparare a gestire".
Ha dovuto adattare anche il suo carattere, che è sempre stato molto amichevole e aperto?
"Sono cambiato tanto nell’ultimo anno, per proteggere me stesso. Ho capito che le cose private devono rimanere tali e cerco di stare attento".
Il suo debutto sotto la pioggia ha stupito tutti. Cosa le piace del correre sul bagnato?
"Ad essere sincero non lo so. Con le monoposto mi è sempre venuto naturale. E pensare che sui kart non mi piaceva per niente".
Sotto la pioggia nel 2020 ha avuto un brutto incidente nel quale si è fratturato una gamba. Come si torna a indossare il casco dopo un episodio così?
"Forse è anche per quel motivo che sui kart la pioggia non mi piaceva. Quando sono tornato in pista l’anno dopo l’incidente facevo davvero fatica sotto l’acqua. Sono andato avanti grazie alla passione e all’esperienza ma inizialmente è stato uno shock".
È stato difficile superarlo?
"Sì, perché quando non ti è mai successa una cosa del genere non pensi che possa capitare a te. Ci vuole tempo per accettarlo e per capire come andare avanti, come tornare a correre senza paura".
Questo fine settimana correrà la sua prima gara di casa in F.1. Che emozione sarà?
"Sono felicissimo. Venerdì arriverò direttamente da casa mia, a Bologna, e dormirò nel mio letto prima di andare in pista. È anche il compleanno della mia sorellina, così potrò festeggiare con lei".
Ci sarà qualcuno di speciale al suo fianco?
"Tutta la mia famiglia, i miei migliori amici e anche i miei compagni di classe. Visto che non posso andare in gita, con la scuola ho pensato di portarli in pista con me durante il fine settimana".
Suo padre la sta seguendo in tutte le gare della stagione. In che cosa la aiuta?
"Analizziamo insieme ogni sessione per vedere dove posso migliorare. E poi papà è la mia roccia, è quello su cui posso sempre contare e avere il suo supporto in quest’anno così importante per me è fondamentale".
Fra le sfide di quest’anno ci sarà anche l’esame di Maturità da sostenere. È pronto?
"Sono un po’ agitato. Purtroppo non potrò fare gli esami con i compagni perché in quel periodo ho le gare ma voglio arrivarci, anche per rendere orgogliosa mia mamma che ci tiene molto".
Lei ha una memoria straordinaria: riesce a ricordare tutti i tempi realizzati in pista negli anni. Questo talento è un aiuto in F.1?
"Non so bene da dove arrivi questa capacità. Quando voglio battere un tempo mi resta in testa e ricordare quelli degli anni precedenti mi permette di capire le condizioni della pista. Diciamo che in generale mi aiuta ad arrivare preparato, però non lo faccio apposta, succede e basta".
La vediamo spesso in compagnia di Verstappen. Andate d’accordo?
"Credo che la gente si possa fare un’idea sbagliata di Max: in pista è un animale ma fuori è un ragazzo molto simpatico. Ci piacciono molto le GT e le corse al simulatore, abbiamo parecchio in comune".
Lei ha preso il posto di Hamilton in Mercedes. Le pesa il confronto?
"No, perché so di non essere il suo rimpiazzo. Io mi sento semplicemente il nuovo pilota della Mercedes e sono grato dell’opportunità che mi è stata data".
La sua fidanzata Eliska correva sui kart. È importante che conosca l’ambiente?
"Molto. Lei ora non gareggia più, ha scelto di concentrarsi sullo studio, ma il fatto che capisca tutto quello che c’è dietro mi aiuta. E poi quando viene con me nel paddock sa come muoversi, so che se la lascio sola lei non ha problemi".
Gli obiettivi che si era posto prima del via della stagione sono gli stessi che ha oggi?
"No, ora si sono alzati. Abbiamo una macchina competitiva e abbiamo ottenuto degli ottimi risultati. Ora voglio il primo podio, è il prossimo obiettivo. E poi penseremo alla prima vittoria".
C’è qualcosa che le manca dell’avere una vita normale?
"Mi sono abituato fin da piccolo a fare una vita diversa dai miei coetanei. Ma correre è ciò che amo, che ho sempre voluto fare e che vorrò fare per tutta la vita. Niente mi pesa davvero".
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