Così sotto accusa finisce la Liga. Attraverso i media, la massima organizzazione calcistica spagnola assicura che la decisione di non posticipare l'intera giornata non ha a che fare con la saturazione del calendario. La sensazione, però, è che il timore di cambiarlo abbia spinto a non rinviare le gare.
"Crediamo che nella terribile situazione che stiamo vivendo in Spagna, il miglior messaggio non è fermarsi, tranne che nelle zone colpite. Il miglior messaggio è essere in prima linea nei nostri posti di lavoro come tutti i lavoratori degli altri settori, dando visibilità, generando risorse e spiegando al mondo che dobbiamo essere tutti al lavoro per andare avanti", ha scritto su Twitter il presidente della Liga Javier Tebas. La Liga si è impegnata ad avviare quanto prima un censimento dei campetti di calcio distrutti dalla furia delle acque per ricostruirli e aiutare così le comunità locali.
(Fonte: ANSA)
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