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Alex Britti: “I testi di Tony F? Lo conosco, non è misogino. Usa il linguaggio della strada”

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Le parole del cantante che sarà coach nel programma di Rai1 condotto da Liorni 'Ora o mai più'

«Ho imparato velocemente che la vera sfida è mantenere il successo: bisogna sempre lavorare come se fosse il tuo primo anno da cantante». Così Alex Britti in un'intervista a La Stampa. Il cantante e noto chitarrista sarà tra i coach del programma di Rai1 'Ora o mai più'. Si tratta di un talent-show condotto da Marco Liorni che andrà in onda a partire da questa sera in prima serata con protagonisti le meteore della canzone italiana. Cantanti che hanno fatto successo per un brano e sono poi spariti dalle scene.

Il cantante ha parlato anche dei test sessisti e violenti delle canzoni e si è riferito anche alle polemiche nate per la partecipazione a Sanremo di Tony Effe (che per i testi delle sue canzoni era stato escluso dal concertone di fine anno a Roma.ndr). «Oggi per emergere si punta sulla provocazione? Non è il rap ad avere inventato il sessismo o la violenza. Sono fenomeni diffusi tra alcuni ragazzi di una certa età. Il punto non è educare i cantanti ma educare i ragazzi. Se i giovani parlassero un italiano corretto e sposassero alti ideali, anche i brani di successo sarebbero così», ha sottolineato Britti.

«Da padre over50 - ha aggiunto - mi impegno a promuovere una galanteria che sembra purtroppo non essere più di moda. Mi piace per esempio far passare prima le donne, essere cavaliere e quando lo fa anche mio figlio Edoardo io sono felice». «Se mio figlio cantasse come Tony Effe 'Metti il guinzaglio alla tua ragazza'? Gli spiegherei che si tratta di una provocazione e che va presa come tale. Conosco Tony ed è un ragazzo educatissimo, tutto fuorché misogino. Semplicemente usa nei suoi brani il linguaggio della strada», ha concluso sull'argomento.

(Fonte: La Stampa)