La sensazione mai sparita è che si sia ritirato troppo presto.
—«Dovevo arrivare forse a Torino 2006, e qualcuno si sarebbe ricordato meglio di me. Ho smesso a 31 anni, c’è tanto rammarico se ci penso adesso. Però, come dicono quelli del mio fan club, Alberto ha smesso da vincente. Bene così, a differenza di altri…».

Sta per tornare in gara anche Sofia Goggia, che l’ anno scorso di lei disse: “Omaggiamo il Messia”.
—«Grande Sofi, le faccio sempre gli auguri di compleanno. È veramente forte, dopo gli infortuni prende, riparte, rivince, ha un bel fisico. Ma abbiamo anche Federica Brignone e Marta Bassino, le donne sono quelle forti, mentre continuiamo ad aspettare un erede di Tomba e non è facile. Siamo vicini alle Olimpiadi di Milano Cortina ma non c’è la costanza, manca qualcuno che veramente…».
Nel tennis invece un Tomba è venuto fuori e si chiama Sinner.
—«Ogni tanto ci sentiamo, in fondo lui è un ex sciatore. Ci voleva uno come lui, ho sognato anni fa che sarebbe arrivato qualcuno in grado di diventare il numero uno del mondo, ed ecco qua Jannik. In questo anno di Olimpiadi e Paralimpiadi, per lo sport italiano i suoi Slam sono qualcosa di inavvicinabile. Lui e io siamo divisi da epoche lontane e sport diversi. Lui ha lasciato lo sci perché non si può sbagliare, commettere un singolo errore, ma è come se ci fossimo scambiati i ruoli: io potevo fare il tennista, avevo il campo nel parco di casa, e lui lo sciatore».
(Repubblica)
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