I suoi figli che dicono?
—«Con Giovanni, a cui devo la felicità in questi anni — mi ha tirato fuori dalle sabbie mobili da cui da sola non sarei potuta uscire — abbiamo cinque figli in comune. Ce n’è sempre uno che si arrocca. Ma non mi giudicano, mi lasciano fare. Hanno tutti dei sogni e li perseguono, il mio consiglio è: impegno e sacrificio, mordere le opportunità».
Lei le ha morse?
—«Certo, e continuo a farlo. La prossima stagione c’è un progetto con Rai2, continuo sul Nove con Fabio Fazio a Che tempo che fa ,siamo diventati amici. Una volta al Tavolo parlava delle opportunità. “Per quel che mi riguarda”, gli ho detto “quando sei andato via da Quelli che il calcio e sono arrivata io”».
Il segreto dell’Isola?
—«È un reality speciale: parti per un’avventura, hai 30 grammi di riso. L’idea di Veronica è tornare all’essenziale, alla fine è il gioco della sopravvivenza. L’isola è molto diverso dal Grande fratello, senza nulla togliere. Vincono davvero i bisogni primari: sei su una spiaggia, sogni il cibo, hai fame».
Non crede che i reality abbiano stancato?
—«Io penso di no. Lo strumento è valido, bisogna osare con personaggi che si mettono alla prova, poi è il conduttore che fa la musica. Il cast conta, ma si azzera nel momento in cui va lì. All’epoca avevo l’universo mondo come concorrenti, poi ha vinto Sergio Múñiz, il meno conosciuto. Quest’anno c’è Cristina Plevani, vinse la prima edizione nel 2001, è un esperimento sociale».
De Filippi la aiutò. Chi le mise i bastoni tra le ruote?
—«Succede nel mio mestiere. Non essere stata chiamata per un progetto è stata un’occasione persa per me, utile a qualcun altro. C’è posto per tutti. Non sono una santa, è che non ho il tempo per vendicarmi».
Perdona e dimentica?
—«Perdono ma non dimentico tanto, consiglio a tutti una felice indifferenza».
(Repubblica)
© RIPRODUZIONE RISERVATA