Valeria Marini: “Pareva si fossero dimenticati di me. Mamma? Situazione pesante. Con Conti…”

Valeria Marini torna sotto i riflettori con il programma “Ne vedremo delle belle”, show-talent condotto da Carlo Conti in prima serata su Rai Uno. Intervistata da da Oggi, la showgirl considera questa occasione televisiva una vera rinascita. "Pareva si fossero dimenticati di me. Ero diventata una specie di Cenerentola. Manco fossi invisibile".

Era finita in un buco nero?

«Ho attraversato un periodo buio. Mia madre ha subito una truffa dolorosa. Ci ha rimesso 350 mila euro. È caduta in depressione. E io idem, per empatia. Mamma ha alzato un muro con noi tre figli. Non riusciamo più a vederla. Si è barricata in casa. E una situazione pesantissima. Non avevo più voglia di niente. Pensavo di scappare, lasciare l'Italia, rifugiarmi in un isoletta sperduta...».

Per fortuna che Carlo c'è.

«Provo una gratitudine infinita nei confronti di Conti. È stato lui a cercarmi. Ho accettato al volo l'offerta. Per me significa parecchio. E una rinascita. Una ripartenza. Umana e professionale. Al nostro grande presentatore continuo a mandare WhatsApp pieni di cuoricini».

Spero non sbagli destinatario, stavolta. Che succede di bello nel programma?

«Gareggiamo in cinque specialità: canto, ballo, musical, interviste e una prova a sorpresa. In ogni sfida, due di noi combattono a duello. Davanti agli occhi di una "Supergiuria", imparziale, composta da Mara Venier, Christian De Sica e Frank Matano».

L'atmosfera in Rai sarà piuttosto elettrica, suppongo. Come butta con la storica rivale?

«Chi, scusi?».

C'è o ci fa? Non negherà che esista una certa tensione con la Prati.

«Macché, sono illazioni. A me sta simpatica. Magari Pamela era un pochino ossessionata. Perché ho preso il suo posto al Bagaglino e ho avuto più successo di lei; l'ho oscurata. E sono diventata una star. Ma è acqua passata».

Potrebbe giurarmi che regna l'armonia nella vostra valle? E mi riferisco anche alle altre otto...

«Scintille e scaramucce ce ne sono. A me piace provocare. Lo ammetto. Comunque il clima è sereno, nel complesso».

(Oggi)