Contenta per lo scudetto del Napoli?
—«Felicissima! Ho visto la partita contro il Cagliari in un pub a Torino, sola, ma ho fatto amicizia con un sacco di ragazzi fuori sede come me. Massimo Mauro, poi, mi ha regalato la sua maglia degli allenamenti con Maradona e quando sono tornata a Roma l’ho tenuta addosso tutto il giorno, anche per fare la spesa».

Con Davide Devenuto vi siete sposati due anni fa, dopo una lunga convivenza.
—«Sì, il 17 giugno! Abbiamo fatto un rito civile alle Terme di Caracalla, eravamo in 14: genitori e fratelli. Davide indossava una giacca pantaloni di lino con t-shirt e scarpe da tennis, io avevo un vestitino bianco al ginocchio, mi ero truccata e pettinata da sola. Il giorno dopo abbiamo mandato la foto con le fedi al dito al resto dei familiari e degli amici. Solo una si è offesa».
Non scatta mai la competizione con suo marito?
—«Zero proprio, non è una dinamica che ci appartiene. Lui è un uomo risolto, intelligente, ha mille cose da fare. Abbiamo la nostra società di produzione che ha coprodotto Mina Settembre e lo spettacolo teatrale: tanti progetti miei sono diventati nostri».

A ogni Sanremo si parla di lei come possibile co-conduttrice, e puntualmente l’indiscrezione viene disattesa.
—«Ma io non so come venga fuori questa cosa, non certo da noi! Sarebbe pure da sfigati candidarsi... Da una parte mi fa piacere, perché vuol dire che i suoi colleghi e il pubblico pensano che sia il palco giusto per me. In effetti lì mi sento a mio agio, più spaventa gli altri e più mi diverto».
Ha visto J-Lo e Ben Affleck? Fu protagonista di una scena imbarazzante, quando lui la baciò davanti ai suoi occhi proprio mentre la stava salutando.
—«Eh, ma io lo sapevo che si sarebbero lasciati. Quando c’è bisogno di fare le effusioni in pubblico qualcosa non torna. Io non pomicio con Davide davanti agli altri!».
Da mamma di un maschio, non la spaventano i femminicidi commessi da giovanissimi, come quello di Martina?
—«Sì. Mi sono subito chiesta: ma questo ragazzo non aveva visto i tg quando si parlava di Giulia Cecchettin? Credo che in casa oggi si tenda a essere iper protettivi e si faccia fatica a parlare di emozioni. Nel nostro piccolo cerchiamo di essere aperti con Diego, di coinvolgerlo nelle decisioni, anche se poi ovviamente le prendiamo noi».
Qual è la cosa più rischiosa fatta senza controfigura?
—«Mi sono buttata in un fiume gelato di notte con una corrente fortissima: non avevo calcolato che non era come la spiaggia. Per contratto chiedo la controfigura nelle scene di nudo e di sesso».
E se la chiama Sorrentino?
—«Vabbe’, poi se ne parla...».
(Corriere della Sera)
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