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Getty Images
Fabrizio Moro ha lasciato la musica per diverso tempo e adesso si prepara a incidere un nuovo album e a nuovi concerti, a Roma e Milano. 25 anni di musica per il cantante che però aveva rinunciato già tanto tempo fa: «Il primo disco, nel 2000, andò male. La mia casa discografica dell’epoca, la Ricordi, stracciò il contratto in maniera quasi violenta, mi demoralizzai e mi fermai per sette anni, poi è arrivata Pensa e sono ripartito».
«Allora la musica non mi dava da vivere quindi ho fatto diversi lavori, da operaio, mettevo le guaine sui tetti. Nell'ultimo periodo ho lasciato la musica perché anche se comporre per me è tutta la mia vita, ad un certo punto non mi emozionava più. Stavo finendo in depressione. Dormivo, non mi allenavo, non scrivevo, non vivevo nessuno e me ne stavo con il cane in casa. Come Rocky. Mi sono immedesimato nella storia, quando Apollo Creed gli dice 'hai perso gli occhi della tigre'. Così sono andato a cercare nel mio passato. Ancora ora di notte guardo miei vecchi video e rivedo la rabbia, la spinta che mi faceva scrivere», ha spiegato.
«In passato mi aveva salvato Libero, mio figlio. Ora la scintilla è stata una ballad, la più bella che abbia mai scritto, ha riacceso la mia vita. Sarà nel nuovo album e il disco uscirà entro la fine del 2025. È bello trovare le persone che mi seguono ai concerti. Se ci saranno collaborazioni? Mi dovrò svegliare, non posso invitare le persone all'ultimo. Renato Zero? È pigro, non verrà mai! Ma è il più grande artista con cui ho lavorato. Un maniaco della puntualità, della tecnica, corregge anche la tua intonazione: se canto con Renato e stono, a lui rode come se l’errore fosse il suo», ha continuato Moro.
«Quando ho iniziato io avevi più di un’occasione, potevi permetterti anche di sbagliare uno o due dischi. Ora è più complicato: fai il botto con una canzone, ti esibisci allo stadio e poi si vedrà. Le case discografiche non hanno pazienza. È un sistema malato. Chi mi piace tra i nuovi? Il Tre. L’ho invitato a casa, gli ho fatto sentire dei miei brani nuovi: metti due barre sopra ‘sto pezzo. E lui improvvisava. Forte ’sto ragazzetto. Ascolto rock internazionale, U2, Coldplay, Muse. Poca musica italiana. Non sono schizzinoso, ma mi inquina la testa, mi influenza. All’ultimo Sanremo tanti ragazzi non li conoscevo, anche del vincitore Ollynon sapevo molto. Elodie? Stessa energia di ora quando l'ho conosciuta ad Amici. Arrivò alle audizioni con i capello rosa e appena la sentii cantare pensai fosse forte».
Il cantante ha parlato anche del suo rapporto con Ultimo: «Sono andato a trovarlo. Io e Niccolò ci vediamo al di là della musica. Nel 2017 gli ho chiesto di aprire il mio concerto. Ho notato il suo talento e gli ho dato una mano. Tutti abbiamo bisogno di aiuto. Da solo non ce la fa nessuno. Io aiutato da Baudo, mi prese da un hotel dove facevo il cameriere e mi ha portato a Sanremo, gli sarò grato per sempre. Vinto anche tra i big? Avevo coinvolto Ermal Meta in quell'avventura e dopo la proclamazione gli ho detto: 'Visto che avevo ragione?'. Una gioia enorme, condivisa con un amico».
(Fonte: Corriere della Sera)
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