Enzo Iacchetti ha raccontato ai microfoni del Corriere della Sera la sua lunga carriera, senza tralasciare i dettagli sentimentali. Nel racconto ci sono tanti personaggi noti, il più importante negli anni di Striscia la notizia è sicuramente Ezio Greggio. Di lui Enzo dice: «Lui è il mio contrario, giocoso, contento, sportivo, corre. Io sono casalingo, tranquillo, al massimo cammino, esco con gli amici delle elementari che mi trattano come a scuola». Cabarettista, attore, cantante: l’Enzino nazionale del “bau bau micio micio” di Striscia la notizia ne ha di aneddoti da raccontare.
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Iacchetti: “La Rai mi offriva il doppio, non tradisco. Corvaglia? Non riuscivo a credere che…”
Pure Berlusconi le dava del «rosso».
«Mi mise la mano in tasca. “Fammi vedere se ci tieni dei bambini da mangiare”. Però era contento dei soldi che gli facevo guadagnare. “Bravo, continua così”».
A «Striscia» le fecero un contratto di una sola settimana.
«Volevano vedere se funzionavo. Salì l’audience e me lo allungarono a un mese. Scherzi su scherzi? Ezio e Ricci mi tartassavano. Come al militare. Al ristorante se ne andavano uno dopo l’altro, lasciandomi solo con le Veline. Il conto lo pagavo sempre io. Mi hanno nascosto le chiavi dell’auto. Mi hanno chiuso in camerino, mi liberava l’uomo delle pulizie».
Con Morandi invece litigò per Sanremo.
«Non ci parliamo più. Fine».
Marcò Maradona nel film «Tifosi».
«Doveva scartarmi, si allungò troppo la palla, stavo per prenderla, tirai indietro il piede. “Iacchetti mi ha lasciato andare”, ammise. E si fece le foto con me che avevo la maglia dell’Inter».
La Rai voleva rubarla a Mediaset.
«Quando Striscia faceva 12, 13 milioni a sera e batteva Affari tuoi. Cercavano di rompere la coppia con Greggio. Mi offrivano il doppio di quello che prendevo e che era già tanto. Io i soldi non li ho mai amati, li ho distribuiti agli altri».
Rispose di no.
«Non tradisco. Qui sto bene, nessuno mi ha mai chiesto “questo non lo devi dire”».
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