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Elodie: “Scena della doccia a tre? Una cosa tra amiche. Imbarazzata con Valeria Golino”

Elodie: “Scena della doccia a tre? Una cosa tra amiche. Imbarazzata con Valeria Golino” - immagine 1
Elodie ha parlato della sua nuova strada nel mondo del cinema e di una scena piccante di cui è protagonista 
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Intervistata dal Corriere della Sera, Elodie ha parlato della sua nuova strada nel mondo del cinema e di una scena piccante di cui è protagonista

Elodie, quarto film, prima volta a Cannes. Impressioni?

«Il frastuono del festival non mi tocca, sono qui per sostenere Mario Martone e le altre attrici, Valeria e Matilda».

C’è una scena intima, forte, potente, con voi tre nude sotto la doccia.

«Ho sempre avuto un’educazione libera nell’esprimere il corpo, a casa potevamo girare nudi, senza malizia. Quella è una doccia tra amiche».

Lei si sente mediocre?

«Io sono molto autocritica, riconosco il mio potenziale e i miei limiti. Ne sono piena».

Per esempio?

«Gesticolo molto, i gesti completano le parole che a volte mi mancano, mi aiutano a spiegarmi. Vorrei essere una intellettuale, mi piace la filosofia. Supero le crisi facendo, ho bisogno di operare, di fare per superare i vuoti».

Elodie, che studi ha fatto?

«Il liceo pedagogico, che non esiste più. Ma non sono arrivata al diploma. Per paura di non essere accettata e di non sentirmi all’altezza. Nel tempo ho imparato a fregarmene del giudizio degli altri».

Il personaggio nel film?

«Mi hanno colpito la non consapevolezza, l’apprensione, la dolcezza profonda, lei è in carcere quasi per caso, per un amore che lei chiama da favola: lo vive e non lo vive».

Elodie: “Scena della doccia a tre? Una cosa tra amiche. Imbarazzata con Valeria Golino”- immagine 2

Quando le dicono che ricorda Jennifer Lopez?

«Perché canto e recito? Sinceramente non mi interessa. Non vivo di paragoni. Ognuno ha il suo percorso. Di modelli ne ho avuti tanti, Lucio Battisti, Pino Daniele, Rihanna, Billie Holiday, Etta James»..

Il cinema è una carriera parallela?

«Zompetto qui e là, le cose si creano, si costruiscono. Se smetto dopo questo film sarà stata una bella esperienza che mi ha arricchito».

Com’è stato recitare con la numero 1, Valeria Golino?

«L’ho guardata tanto prima di parlarle. Ero un po’ imbarazzata. Amo i suoi occhi magnetici, le sue mani, la sua fisicità. Ha una seduttività ancestrale. E’ una donna compiuta. L’amavo ma era nella mia testa, come tante cose nella mia vita».

Lei in che fase della vita è?

«Mi sto dedicando alla crescita personale. Ho fatto pace col mio passato».

Si è imborghesita?

«Ecco forse un po’ sì, ma voglio spiegarmi bene. Non c’entra il successo: è il benessere, lo stile di vita agiato che mi ha portato da un’altra parte rispetto al mio passato».

Nella musica porta la sua esperienza come attrice?

«È utile. La musica è come una serie tv, come se fosse un film infinito, si forma una famiglia itinerante. Il cinema dura il periodo delle riprese, anche se nascono amicizie forti come in questo caso».

C’è una sua canzone che la rispecchia?

«Vertigine mi fa tenerezza. L’8 e il 12 giugno a Milano e Napoli canterò per la prima volta negli stadi. Se ho paura? No, mi fa paura la fase di preparazione. Voglio che la gente torni a casa contenta».