Che consapevolezza. Ma allora è certo che volere bene davvero è soprattutto anche volere il bene dell’altro?
«Ma senza dubbio, senza alcun dubbio. A parte il momento iniziale che ha vissuto Paolo, ma è normale, paradossalmente forse c’è stata poi proprio una consapevolezza anche di come si possa persino essere dei genitori migliori. Non sono frasi fatte queste e non sono neanche cose difficili da dire, alla fine. Ora, mi rendo conto – parlo perlomeno per me – di essere ultimamente una madre molto più attenta e più presente anche perché più solida, io per i miei figli sono da sempre una colonna e oggi, sì, mi sento più solida. Per questo ho lavorato sull’autonomia, che è alla base di rapporti sereni, io credo. Io e Paolo oggi ci guardiamo e non abbiamo nulla da chiederci, nel senso che non abbiamo bisogno di chiederci nulla».
(CHI)
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