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Met Gala, Sarah Toscano: “Body shaming? Ho risposto con la musica. Su Sanremo dico…”
“Io non sogno troppo in grande. Preferisco fare le cose con calma e vedere come va”. Sarah Toscano ha la freschezza e la spensieratezza dei suoi 19 anni ma anche la lucidità di chi sa già cosa vuole. Con il suo primo album ‘Met Gala’, in uscita il 3 ottobre, la giovane cantautrice si presenta con la consapevolezza che ogni cosa che fa deve avere un senso. Il titolo dell’album fa riferimento a un’immagine precisa: l’evento annuale di beneficenza che si tiene a New York e raccoglie fondi per il Costume Institute del Metropolitan Museum of Art. Considerata una delle serate più glamour nel mondo della moda, ospita celebrità, artisti e personalità del settore, che indossano abiti stravaganti seguendo il tema annuale: “È un titolo 'wannabe' - racconta Sarah incontrando la stampa - quando penso a quell’immaginario mi immagino le popstar, i vip che hanno successo nel mondo, che vanno lì con look incredibili, in tutto il loro splendore. Anche nella titletrack io mi auguro di brillare come al Met Gala, e da lì è nato il titolo per l’album. Volevo fosse un disco dal forte impatto”.
Eppure, anche quando parla di moda, il suo approccio resta personale. “Come mi vestirei se dovessi andarci? Non lo so - ammette - ma vorrei fare qualcosa di nuovo. Forse non andrei con un abito strascico di 40 metri, penserei a un mix molto elegante ma con un tocco giovanile, quasi street”. Il suo 2025 è stato “un anno di fuoco”. Si è aperto con ‘Amarcord’, il brano che l’artista ha portato in gara a Sanremo nella categoria Big. Poi la collaborazione con Carl Brave in ‘Perfect’ e il successo di ‘Taki’. Protagonista di un tour estivo tutto suo, si prepara ora a due date sold out a Roma e Milano, durante le quali presenterà il nuovo album. “Ho fatto tantissime cose - riflette Sarah -. Ogni tanto mi fermo e ci penso, è stato un anno pieno di esperienze nuove, molto veloce. Onestamente non l’ho patito, sono felicissima e voglio fare sempre di più. Sono la prima che dice sì a cose nuove, ho tanta voglia di fare e quando mi capita un giorno libero sono quasi in crisi. Mi piace che sia un mondo veloce, in cui ogni giorno hai cose nuove da fare”.
Il momento in cui ha sentito davvero i riflettori addosso è stato Sanremo: “C’erano persone che erano lì per vedere gli artisti e sicuramente hai i riflettori puntati dalla mattina alla sera. La prima sera ho scoperto poche ore prima di essere alla fine della scaletta, e mi è venuta l'idea di fare uno shooting in un campo da tennis con un vestito che lo richiamava. Ogni serata poi si chiudeva con una camomilla in hotel, anche se volevo sempre vedere tutte le esibizioni degli altri”. All’Ariston ha portato un brano certificato Oro, con 26 milioni di streaming, ma per il momento non pensa a tornare: “Sanremo non è nei piani. Stiamo ancora correndo per l’album, per i live. Sono focalizzata su questo”. 'Met Gala' raccoglie dieci tracce che rappresentano le sue molte anime: dall’autobiografica ‘Maledetto ti amo’ al brano liberatorio ‘Desco’, che richiama un noto locale milanese che Sarah ama frequentare e in cui si sente “a casa”, dalla ballad ‘Semplicemente’ con Mida (sigla di Riv4li, serie Netflix) fino a ‘Match Point’, ispirata alla sua passione per il tennis, che pratica da quando ha 4 anni.
“Volevamo fare tanti riferimenti al tennis e collegarli alla vita di tutti i giorni, con una parte più arrogante perché il tennis è aggressivo quando si scende in campo - osserva -. Preferisco Sinner ad Alcaraz: viva l’Italia. Ho fatto anche la raccattapalle a Lorenzo Musetti, e ho conosciuto Flavio Cobolli perché gli ho chiesto una foto. Fare ‘Amici’ è stato il mio vero match point, se non avessi fatto quel casting forse non sarei qui”. Con 'Met Gala' Sarah Toscano consegna il suo primo vero biglietto da visita, tra ballad introspettive, pop dance, vibrazioni urban e racconti autobiografici, cuciti insieme dalla voglia di essere sé stessa, senza maschere. Il disco, spiega, “non è una raccolta casuale ma una selezione. Avremmo potuto fare un album più lungo ma abbiamo scelto dieci tracce perché erano quelle più rilevanti”.
Non sono mancati momenti difficili: l’estate scorsa, Sarah è finita al centro di polemiche sui social per la sua forma fisica. “Mi hanno fatto male perché non toccavano il lato artistico ma la persona - sottolinea -. Ho risposto in maniera indiretta con la musica su TikTok. La musica fa più delle parole. Ho la fortuna di avere un team, una famiglia e dei fan che mi sostengono, quando sono giù leggo i loro commenti e mi danno forza. Non ho chiesto aiuto a uno psicanalista ma l’ho chiesto alle persone che credono in me. Sui social servirebbe più empatia, perché non si sa cosa prova davvero una persona. Non si può piacere a tutti”. Il suo pubblico, la “setta magica”, è già una fanbase organizzata, e Sarah lo riconosce: “Fanno tantissimo, mi danno energia. I miei concerti nei club sono sold out: non si tratta solo di numeri ma di storie, di persone che vogliono esserci. Quelle mille persone che hanno comprato il biglietto significano più di un disco di platino”.
Accanto alla musica, Sarah osserva anche il mondo che la circonda, soprattutto attraverso la lente della sua generazione: "Con i miei amici ne parlo, e ho condiviso la bandiera palestinese. Non è una questione politica - rimarca - ma una questione di umanità. Ci sono famiglie distrutte, bambini che muoiono e non hanno la possibilità di vivere un’infanzia o un’adolescenza serena. È assurdo che nel 2025 ci siano persone che non sono sicure nemmeno a casa. Penso che per questo siano arrivate così tante persone nelle piazze: i giovani hanno notato che c’è qualcosa che non va". Tra i sogni, il Forum di Assago e San Siro e, chissà, un duetto internazionale: “Mi piacerebbe cantare in inglese, arrivare fuori dall’Italia, magari duettare con Olivia Rodrigo o Tate McRae. Sogno un tour europeo e mondiale". Eppure, nonostante i grandi obiettivi, resta ancorata alla sua età: "Non ci voglio pensare a quando avrò 29 anni, mi fa paura - confessa -. Mi auguro di essere ancora su un palco, a scrivere pezzi, ad amplificare il mio pubblico. Anche la scuola è una cosa che voglio chiudere: avevo la media del 9,3, sono stata presa alla Bocconi in Economia e management. Amo i numeri e la matematica, magari un giorno ci tornerò"
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