Parla il cantante che nell'ultima edizione del Festival è arrivato secondo e ha preso il posto di Olly nella competizione canora europea
«Sono raggiante anche solo per il fatto di essere qui e di aver suonato sul palco di Basilea, chi se lo sarebbe mai aspettato anche solo un anno fa? Tutto quello che succederà sarà fantastico. L’ho detto più volte: della gara mi interessa relativamente perché sono convinto che le canzoni non debbano gareggiare, le canzoni volano dove vogliono, sono libere».Lucio Corsi sta gareggiando per l'Italia all'Eurovision Song Contest che quest'anno si tiene in Svizzera e ha parlato così di questa esperienza. In un'intervista rilasciata a La Stampa.
La finale sarà in diretta domani sera su Rai 1: «In tv i telespettatori leggono i sottotitoli di I wanna be a tough guy (il titolo inglese) – spiega Corsi – perché il testo è importante e voglio che lo capisca anche chi non è di lingua italiana. Da martedì, la prima volta che l’ho fatta, molti ragazzi stranieri mi hanno scritto ringraziandomi perché la mai canzone è un inno alla normalità e alla speranza».
«L'Eurofestival è una bella esperienza, la semifinale è stata emozionante, c'è tanta gente in arena. Guardavo il pubblico e mi dimenticavo di essere in tv. Sanremo è stato un allenamento. La cosa importante è portare sincerità, ciò che mi rappresenta a questo punto del mio percorso. Eurovision per me è un affaccio sul futuro. Spero che all'estero vogliano conoscermi meglio e se riuscissi a suonare anche fuori dall'Italia sarebbe il massimo. Topo Gigio? Non canterà con me ma dirà i voti dell'Italia a chi andranno quindi non mi ha abbandonato e farà il tifo per me. Un film? Fare una colonna sonora mi piacerebbe un sacco. Mi ispiro a Randy Newman che è un autore di colonne sonore. Amo il cinema, è un mondo che mi piace tantissimo», ha detto ancora il cantante.