Martina Colombari quest'anno compirà 50 anni. Una delle Miss Italia più famose, ex fidanzata di Alberto Tomba e moglie di Billy Costacurta. Martina ha raccontato ai microfoni del Corriere della Sera come si sta avvicinando a questo compleanno ricco di significato ("inutile negarlo, è un giro di boa che non passa inosservato"). Il suo concetto di bellezza? «Io la mia bellezza l’ho sfruttata come se fosse stata un talento, anche se non lo è. Ho fatto in modo di usarla nei ruoli in cui mi serviva. Ma nel nostro ambiente purtroppo se sei bella non vieni considerata credibile».
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Martina Colombari: “Dopo Tomba cambiavo un ragazzo al mese. Billy? Non ci saltiamo addosso ma…”

«Achille sta meglio. La sua è la storia di tanti adolescenti e post adolescenti in un mondo complicato. I social si sono accaniti perché è figlio di due personaggi famosi, ma di situazioni come la sua ce ne sono tantissime».
Come ha vissuto questo periodo?
«Come qualsiasi madre di fronte a un momento difficile del figlio. Gli sono stata vicina come potevo, facendo quello che dovevo per capire il suo disagio. Ora è tutto più chiaro, è seguito dalle persone giuste. Ci è voluto del tempo. Noi gli siamo stati vicini».
Sempre?
«Sempre, anche quando era piccolo. Solo all’inizio abbiamo avuto delle tate. Poi, ci siamo stati solo Billy ed io».
È andata in crisi?
«Nel periodo di maggiore difficoltà, una giornalista, in tv, è arrivata a dirmi che mio figlio aveva bisogno di avere accanto una che fosse più madre e meno donna. Credo sia la più grande cattiveria che una donna possa dire a un’altra. Ho avuto il mio bel da fare con me stessa, ma ho trovato chi mi ha sostenuta».
Voi due vi assomigliate moltissimo.
«Ho due foto, una mia e una sua, entrambi abbiamo 4 o 5 anni e portiamo gli occhiali: siamo uguali. Lui è un perfetto mix tra me e Billy».
Se la sente di dare un consiglio alle madri?
«Tenetevi pronte».
Lei lo è?
«Achille mi ha insegnato che non posso tenere tutto sotto controllo. Un genitore non è un carabiniere, deve a un certo punto tirarsi indietro. Seguo il dottor Mendolicchio, che è direttore sanitario del centro sui disturbi alimentari di Piancavallo. Ho amici con figli che ne soffrono, altri che invece hanno ragazzi che da anni non escono di casa... la condivisione è importante. E non dobbiamo giudicare. A volte sembra che tutti vogliano fare i genitori al posto tuo, sono tutti più bravi di te...».
Ha la mania del controllo?
«Su tutto. È la mia comfort zone. Ancora non siamo partiti per la tournée e io ho già prenotato ovunque i ristoranti dove mangeremo. Ma devo diventare più tollerante, non tutto può dipendere da me».
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