«Ho scritto quattro libri, il primo “Ho fatto una promessa” è stato un successo. Ha venduto 140mila copie, venendo tradotto anche in polacco. Un giorno ero a Catania, vivevo un momento di scoramento personale. Stavo scendendo le scale dell’ospedale e un uomo mi ha rincorso, fermandomi. Mi ha abbracciato. “Grazie per quelle pagine. Ero depresso, ho pensato al suicidio, ma per me hanno rappresentato una svolta», ha raccontato.

La questione del sesso
—Legrottaglie ha anche aggiunto: «Ho conosciuto mia moglie Erika ad un evento cristiano. Ho raccontato che abbiamo praticato l'astinenza? L’atto sessuale dev'essere visto come qualcosa che porta beneficio senza essere inquadrato in un ordine prestabilito. Funziona come con il caffè: è buono, ma se ne bevi sei al giorno fa male. Chi usa il sesso in maniera sconsiderata poi ne paga le conseguenze. Quando vai al ristorante e ti abbuffi, sul momento ti piace. Poi però devi andare alla cassa e pagare il conto».
Alla Juve in bermuda
—Si è anche soffermato sul suo arrivo alla Juventus, in bermuda e infradito: «Era l’estate del 2003, ero in vacanza al mare. Alla sera avevo l’accordo con la Roma di Sensi, ma la mattina seguente il Chievo trova quello con i bianconeri. Mi chiama il procuratore. “Vieni subito a Torino”. Arrivo dalla spiaggia, entro in ufficio e mi trovo davanti Moggi, Giraudo e Bettega. “Da qui non te ne vai, firmiamo subito”, mi dice quest’ultimo. Poi mi porta direttamente davanti ai giornalisti per la presentazione. Non ho avuto il tempo per cambiarmi, per quelle foto vengo massacrato da 25 anni».
(Fonte: Corriere della Sera)
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