Paolo Ziliani ha confrontato il centrocampo del Milan con quello della Juventus. A suo giudizio un confronto impietoso, che esalta i rossoneri e punta il dito sulle lacune dei bianconeri: "C’è una spaventosa differenza di qualità e valore tra il centrocampo della Juventus e il centrocampo del Milan: una differenza che si è fatta spropositata dopo l’arrivo, al penultimo giorno di mercato, di Adrien Rabiot - che alla Real Casa conoscono bene - in rossonero. E visto che con un centrocampo inadeguato e debole non si va da nessuna parte, la domanda che alla Continassa dovrebbero porsi, e in tutta fretta viste le problematicità già emerse dopo una sola partita di Champions (il 4-4 col Borussia Dortmund che al 90’ era un fallimentare 2-4) e quattro di campionato (l’1-1 di ieri a Verona che per chi ha visto la partita parla da solo), è con quale criterio Comolli abbia agito sul mercato e come ritenga, Tudor, di avventurarsi in una lunga stagione italiana ed europea con le penuria e il mediocre pregio degli uomini che compongono la batteria di centrocampo della Juventus".


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Ziliani: “Centrocampo Juve? Non si va da nessuna parte. C’è una domanda che dovrebbero…”

"La Juventus sta affrontando la nuova stagione con un centrocampo da far tremare le vene ai polsi sia che si guardi alla qualità che alla quantità dei singoli che lo compongono. Un centrocampo che oltretutto è già in evidente affanno fisico, com’era facile aspettarsi dopo l’irragionevole impegno sostenuto al Mondiale per Club (io ne scrissi in tempi non sospetti): Locatelli, che Tudor aveva tenuto a riposo martedì nel match col Borussia facendo giocare al suo posto Koopmeiners, al rientro a Verona è parso cotto. Ha giocato una partita orribile, mentre meno orribile ma brutta e ampiamente al di sotto del suo standard è stata la partita di Thuram. In quanto a Koopmeiners, subentrato all’impresentabile Locatelli al primo minuto del secondo tempo, ormai mancano le lacrime per piangere: se nell’Atalanta l’olandese volante era il pirata in continuo assalto delle navicelle avversarie, nella Juventus è il mozzo che se la fa sotto e si nasconde in stiva; meno palloni gli danno, più lui è contento", ha concluso il giornalista sportivo.
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