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Getty Images
Francesco Totti andrà a Mosca e la sua presenza nella città russa ha sollevato un polverone in Italia. Il momento non è dei migliori data la guerra tra il Paese guidato da Putin e l'Ucraina e tutto quello che ne consegue. "Tra la guerra, la pace che non viene e la tregua chissà, gli attacchi a Mattarella e le risposte stizzite, a guardar bene il cielo sopra di noi è un periodo un po’ delicato nei rapporti con la Russia", scrive il quotidiano La Stampa. In città spuntano sui maxi schermi le immagini di Totti con la maglia numero 10 della Roma e il braccio a 'mo di esultanza. È l'annuncio dell'arrivo dell'ex calciatore in Russia l'8 aprile, lo hanno scritto sui manifesti con i numeri romani.
"Francesco Totti sarà l’ospite d’onore dell’International RB Award, un evento annuale giunto alla sesta edizione, organizzato al Moscow Gymnastics Palace da uno dei principali organi di informazione russi dedicati allo sport e alle scommesse. In passato erano state chiamate altre star del calcio internazionale, come Alessandro Del Piero, Luis Figo e Cafu,
ma nessuno forse aveva avuto lo stesso risalto", si legge ancora sullo stesso giornale.
Il viaggio dell'ex capitano giallorosso a Mosca ha generato polemiche sui social. In particolare su X tanto hanno espresso il loro disappunto. Ma ci sono anche le parole di Andrea Massaroni, coordinatore romano di +Europa: «Apprendiamo con sorpresa e rammarico della possibile partecipazione di Francesco Totti a un evento di sport e scommesse a Mosca.
Totti rappresenta per Roma, per l’Italia, per milioni di persone nel mondo molto più di un semplice sportivo, è simbolo di generosità, cuore e valori positivi da non associare a chi calpesta diritti umani e democrazia».
Totti, quando era ancora sposato con Ilary Blasi, era stato chiamato a Mosca dal Dipartimento del Turismo ed era sbarcato lì con tutta la famiglia al seguito. Nel 2021. "Un altro mondo. Quella volta a Mosca, nel 2021, i tempi nuovi fuori e dentro di noi erano al di là dell’uscio. Bastava aprire la porta, ma non li avevamo ancora visti. Oggi, ce li abbiamo davanti. Non possiamo più non vederli".
(Fonte: La Stampa)
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