«Le notti sono lunghe, non riesco a prendere sonno. Devo chiedere aiuto a mia moglie per le cose più banali. Esco con gli amici, porto mio figlio a fare gli allenamenti. Mi sposto sua una sedia speciale con un cuscino che mi fa stare eretto. Costa tanto, dalla Asl abbiamo ricevuto parte dei soldi. I malati di Sla spendono cifre enormi, la burocrazia è lentissima e la malattia rapida. Abbiamo pagato 100mila euro solo per rendere la mia giornata vivibile. Noi possiamo, per gli altri è un inferno. La nostra sanità è ottima, ma continuiamo a tagliare risorse. Spendiamo per le armi, puntiamo sulla morte invece che sulla vita», ha aggiunto nella sua intervista al quotidiano La Repubblica.
gossip
Matteo Materazzi: “Ho la Sla e poco tempo. Marco? Discussioni per cazzate, ora e con me. Mia moglie…”

Da qui è nata l'idea di una raccolta fondi: «La speranza è trovare una cura per la mutazione che ha colpito me come tante altre persone, 300 solo in Sardegna. Magari non mi salverò io, ma altri sì. Ci muoviamo su due binari, insieme a una famiglia calabrese e una pugliese. La Columbia University ci ha chiesto 1,5 milioni per finanziare la produzione di un ASO (un frammento genetico artificiale per inibire la malattia, ndr), un laboratorio di San Diego un milione per cercare un farmaco che potrebbe poi essere sintetizzato e portato in Italia. Ci proviamo, non so se il tempo che ho mi basterà».
© RIPRODUZIONE RISERVATA