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Getty Images
In Argentina è in corso il processo che vede sul banco degli imputati i medici e i professionisti che hanno seguito Maradona nell'ultimo periodo della sua vita. La loro condotta negligente, secondo l'accusa, avrebbe contribuito alla sua morte. Gli esperti coinvolti nel processo hanno testimoniato contro i sette operatori accusati di omicidio colposo. Affermano che il campione argentino, morto a 60 anni nel 2020, quando è deceduto aveva un cuore 'ingrossato'. Pesava 503 grammi, quando il normale peso medio di un cuore è tra i 250 e i 300 grammi.
Lo ha spiegato in aula l'esperto forense Alejandro Ezequiel Vega. Ha anche aggiunto che il campione soffriva di un'ischemia di lunga data e aveva una carenza di flusso di sangue e ossigeno. L'autopsia ha aggiunto che l'ex giocatore è deceduto per un edema polmonare acuto secondario a insufficienza cardiaca congestizia. Qualche giorno prima della sua morte, sopraggiunta in una casa alla periferia di Buenos Aires, era stato operato per un edema che si era formato tra cranio e cervello. In aula è stato anche sottolineato che l'ex calciatore argentino soffriva di cirrosi ma non presentava tracce di alcol o droghe al momento della sua morte.
(Fonte: SM)
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