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LECCE, ITALY - MARCH 08: Santiago Gimenez of AC Milan arrives before the Serie A match between Lecce and AC Milan at Stadio Via del Mare on March 08, 2025 in Lecce, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
Santiago Gimenez, attaccante del Milan, ha parlato anche della sua vita privata nell'intervista concessa oggi al Corriere della Sera. Qui uno stralcio della chiacchierata con l'attaccante messicano: «Milano? Cammino tantissimo. Mi incanta. Quando torno a casa dall’allenamento faccio la siesta, d’altronde sono messicano, poi io e mia moglie Fernanda usciamo. Giriamo ogni giorno una zona diversa, per conoscerla meglio. Beviamo un caffè, mangiamo un gelato italiano, unico. Abbiamo scelto una casa in Brera».
Il giorno della presentazione a Casa Milan, in prima fila c’era tutta la sua famiglia. Quanto è importante?
«Fondamentale. Io e mia moglie ci siamo sposati un anno fa. Anche lei ama Milano. Da bambina era attrice in serie tv per ragazzi, su Disney Channel. Ora è passata dall’altra parte della telecamera. Vuole diventare regista. Studia, guarda film, produce cortometraggi. Ha tanto talento. Adesso abbiamo deciso di iniziare ad andare al cinema: così impareremo più rapidamente l’italiano».
Come vi siete conosciuti?
«Con un videogame: Call of Duty. Ci scrivevamo in chat, ma non ci eravamo mai visti. Allora un bel giorno ho tirato fuori il coraggio e le ho detto: dai, vediamoci. Mi manda la posizione: abitava a cinque case da me. Siamo usciti da casa tutti e due con lo skate, una passione comune. E da lì è iniziato tutto. Una locura, una follia».
Messico, Trump, il muro. Che ne pensa?
«La politica è importante. Nel mio Paese si parla molto del muro, è un tema giustamente molto sentito. Ma io gioco solo a pallone».
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