Le parole del Pubblico Ministero titolare dell'inchiesta sulle Curve di Inter e Milan a proposito del rapporto tra il rapper e il capo ultrà milanista
C'è anche Emis Killa tra gli indagati dell'inchiesta Doppia Curva e sono arrivate in queste ore le prime richieste per gli ultrà coinvolti da parte del pm Paolo Storari. In particolare, a proposito del cantante, tifoso milanista, si parla del suo rapporto di fiducia con Luca Lucci, ex capo della Curva Sud.
"Il rapper era "inserito a pieno titolo" nella "Curva Sud" e in "quella sorta di 'cerchio magico' riferibile a Luca Lucci", il capo ultrà milanista per il quale la Dda di Milano ha chiesto oggi 10 anni di carcere, come spiega l'ANSA. Nelle 600 pagine compilate dal Pubblico Ministero si dice che il cantante "nel corso delle indagini si è rivelato soggetto molto vicino a Lucci", con lui ha "collaborato attivamente nella gestione di alcuni dinamiche" e ne è stato "un uomo di fiducia", si legge nelle carte depositate dal Pubblico Ministero al Tribunale di Milano. Il cantante è indagato per associazione a delinquere in un filone dell'inchiesta ancora aperto e per questo aveva deciso di non prendere parte all'edizione 2025 di Sanremo.
Il rapper viene descritto come "'uomo di stadio con ruolo attivo". In particolare in una vicenda di aggressione ad uno steward, come era già venuto a galla e per la sua vicinanza a Lucci anche allo stadio. Il rapper, si legge, "è anche intestatario di un Italian Ink", catena di negozi di barberia e tatuaggi "voluta da Lucci", la cui "gestione dei punti vendita è stata affidata a soggetti di sua fiducia".
Il cantante, nel dicembre 2023, avrebbe partecipato ad una festa di Natale a casa di Lucci. Nel giugno dello stesso anno alla "cresima" del figlio in un ristorante, dove gli ultrà "hanno messo in atto una sorta di ispezione con bonifiche", temendo di essere intercettati. Emis Killa il 30 settembre 2024 era stato perquisito. Si tratta dello stesso giorno in cui in un blitz Polizia e Gdf avevano arrestato 19 persone. Gli vennero trovati 35mila euro in contanti, ma anche "pugnali e coltelli", ricorda l'agenzia stampa.