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Pellegrini: “Italia più unita dopo il lockdown, non ho nulla contro il calcio. E nel mio futuro…”

Le parole di Federica Pellegrini al Corriere della Sera

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Lunga intervista concessa da Federica Pellegrinial Corriere della Sera: ecco le parole della nuotatrice italiana, che ha spiegato quali siano le sue sensazioni post lockdown.

«Propaganda politica a parte, ho la sensazione che alla fine del lock down ci siamo ritrovati molto più uniti come nazione. La difficoltà ha ricompattato l’Italia. E lo spirito di solidarietà scattato con l’asta online dei miei cimeli sportivi (59 pezzi unici, inclusi gli occhialini dell’oro olimpico a Pechino 2008 ndr) per gli ospedali di Bergamo mi ha lasciata senza parole».

STAGIONE - «Stanno cercando di organizzare la International Swimming League condensata in quattro settimane, non si sa ancora dove, forse a ottobre in Australia se ci si potrà andare, gareggiando ogni weekend: il futuro è questo anche se c’è il concreto rischio di tornare in vasca solo l’anno prossimo».

OLIMPIADE - «A 17 anni di distanza da Atene 2004, la prima: mamma mia...».

ALLENAMENTI - «Piscina a Verona la mattina, pesi e palestra il pomeriggio. Sono rientrata a regime. Sto aspettando le date degli eventi per impostare i carichi di lavoro: lo stop forzato è servito per capire dove era arrivata la mia preparazione e cosa è necessario cambiare. Per noi nuotatori già fermarsi la domenica altera le sensazioni a livello di sensibilità, figuriamoci un fermo così lungo. Di restare oltre un mese lontano dal cloro non mi era mai successo in vita mia».

SPONSORIZZAZIONE MICHELIN - «La sponsorizzazione è biennale, non significa che continuerò a nuotare: in Giappone non mi piacerebbe scoprire che non so smettere. Io sono una tipa introspettiva: mi conosco bene. E so che vorrei fare altro nella vita».

ENTRA NEL CIO NELLA QUOTA ATLETI - «Per ora alla politica sportiva non penso: corpo e mente sono troppo assorbite dal nuoto. E nel mio sport, in fondo, la parità tra uomini e donne è assicurata: non ci sono differenze di salario né di premi».

ANNO SABBATICO - «A Tokyo avevo già prenotato tutto per i miei genitori: o andranno a luglio a farsi una bella vacanza oppure cancelliamo tutto»

MANCA L'ADRENALINA - «Quel momento fantastico della presentazione della corsia prima di una gara».

SENZA MOTIVAZIONE - «15 mesi fino ai Giochi sono eterni»

POLEMICA CON IL CALCIO - «Lo sport deve essere considerato come un grande lavoro che serve alla nazione, non esiste solo il calcio. Penso che per i tifosi sia importante che il campionato riprenda, però lo stesso vale per i tifosi della pallavolo. Fanno fatica tutti gli sport di squadra. Non ho niente contro il calcio, so bene che in Italia è lo sport più importante. Non vorrei però che gli altri venissero dimenticati. Nonostante ci abbiano fatto storcere un po’ il naso all’inizio per lo stop agli allenamenti, alla fine ci hanno ascoltati: il governo ha fatto quello che ha potuto, con le informazioni che aveva»

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