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Lady De Rossi: “Rimasta a Roma per amore, non me ne pentirò mai. Su Fausto Brizzi…”

Sarah Felberbaum ha parlato della storia con Daniele De Rossi: "Sono stata travolta"

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Sarah Felberbaum, attrice e moglie del calciatore della Roma Daniele De Rossi, ha parlato della sua storia con De Rossi, ma anche del caso Fausto Brizzi:

DE ROSSI - "Avevo preso contatti per rimanere in America con un'importante agenzia, poi, quando sembrava tutto avviato, tornando in una delle pause a Roma, venni travolta da una storia d'amore. Avevo già incontrato Daniele, tornai a frequentarlo allora ed ebbi l'intuizione di fermarmi perché stavo vivendo finalmente qualcosa di vero e diverso da quel che c'era stato fino a quel momento. Non me la sono mai più sentita di andarmene. Se fossi partita, avrei rinunciato a lui per la mia carriera. Sapevo che sarebbe stato impossibile conciliare le due cose, ma Daniele è l'amore della mia vita e non mi pentirò mai di quella scelta. Sono stata sempre molto individualista, ho sempre pensato prima a me e poi agli altri. Con Daniele è cambiato tutto. Di lui ti puoi fidare. È intelligente, dissacrante, spiritoso. Ha un enorme senso dell'umorismo, proprio come mio padre".

MOLESTIE - "Parlare pubblicamente di Brizzi mi mette in grande difficoltà. Conosco lui. Ma conosco anche sua moglie Claudia e la figlia che hanno avuto. Non oso pensare cosa stiano passando e se immagino che tra dieci anni, Penelope, cresciuta, leggerà le cose che dicono su suo padre sto male. Non posso difendere Fausto Brizzi a priori e non posso neanche sostenere che sia colpevole. Non so cosa sia accaduto davvero tra lui e quelle ragazze, ma so che è importante parlare della questione senza voltarsi dall'altra parte e senza trattarla come un tabù".

ASIA - "Posso non essere come Asia, posso non avere la sua veemenza, ma la ammiro. Ha avuto le palle. Ha aperto una porta. Adesso è ora di andare avanti. E tanto per essere chiari, penso sia importante la sua verità esattamente come quella di Miriana Trevisan. Non mi permetterei mai di giudicare o di metterla in dubbio. Spero di non ascoltare più un Weinstein scusarsi e giustificarsi sostenendo che essendo cresciuto in un'epoca in cui le donne venivano trattate come oggetti, si era adeguato all'andazzo. Nessuno deve dare più per scontato che la donna sia debole. Sa perché? Perché se siamo unite, deboli non siamo".

(Vanity Fair)

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