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L'INTERVISTA SPECIALE

La moglie di Iniesta: “Per la prima volta parlo di una nostra esperienza traumatica”

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Un dolore che non passa mai, ma che con gli anni si evolve. La moglie di Iniesta ha deciso di parlarne per la prima volta e lo ha fatto scrivendo un libro che racconta la sua vita.

Redazione Golssip

Anna Ortiz, moglie di Andrés Iniesta, ha appena pubblicato il suo primo libro intitolato "La mia luce". Si tratta del racconto, molto personale, della sua vita e di quella della sua famiglia. Per promuoverlo lei e il marito hanno organizzato una diretta Instagram, ognuno da una stanza diversa, nella quale il calciatore ha intervistato la compagna. Per la prima volta Anna ha parlato della tremenda perdita del figlio all'ottavo mese di gravidanza. “Non avrei mai immaginato di scrivere un libro, tanto meno un libro così personale. Mi è arrivata una proposta della casa editrice Penguin e l'ho adorata. Ho sempre amato leggere, ma scrivere un libro è un'altra cosa. Le idee hanno incominciato a venir fuori e le proposte sui capitoli da realizzare hanno catturato la mia attenzione. Ho iniziato a scrivere: e scrivendo e scrivendo eccolo qua”, ha spiegato Anna.

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Esperienza traumatica

“Penso che 'La mia luce' sia l'essenza di questa storia, della mia storia. 'La mia luce' è ciò che mi ha dato la forza di scrivere ognuna di queste righe, perché per me, 'La mia luce' è il mio tutto, i miei figli, la mia piccola stella nel cielo (il bambino che hanno perso), sei tu (si rivolge a Iniesta), la mia famiglia, i miei genitori, mia sorella, i miei amici più cari, le mie origini... in fondo è una parola che lego molto alla speranza, ha tante connotazioni positive e molto belle. Questo libro non poteva avere un nome diverso da 'La mia luce', perché ogni riga riflette e rappresenta ciò che significa per me. Ho scritto tutto in modo naturale e questo per me è stato molto importante, che chi lo legge mi riconosca in ognuna delle parole e delle righe. Ho cercato di trasmettere quella tranquillità che tanto mi piace. Spiego esperienze molto personali e spero che le persone che lo leggono si sentano identificate con quello che leggono. Sto parlando di perdite o di viaggi come abbiamo fatto qui in Giappone. Spero che le mie parole possano aiutare le persone che si sentono identificate con ciò che ho vissuto. Insomma, ho spiegato la mia vita, dalle mie origini ad oggi”, ha concluso lo scrittore in questa intervista e diretta molto speciale. “Io e Andrés cerchiamo sempre di mantenere la nostra intimità, di non rendere troppo pubblica la nostra vita privata, ma in questa storia mi apro un po'. Ho cose molto personali di cui non ho nemmeno parlato con le persone più intime. Ad esempio la perdita del nostro bambino. È stata un'esperienza super traumatica e fino ad oggi non ho sentito la forza di parlarne, forse perché parlarne mi faceva più male che bene e dopo qualche lavoro personale che ho fatto, finalmente mi sono ritrovata con la forza di renderlo pubblico. Ho sentito che era ora di tirarlo fuori".

(AS)

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