In un'intervista concessa al Corriere della Sera, Ilaria D'Amico ha parlato della sua relazione con Gianluigi Buffon e dei suoi progetti professionali.
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Ilaria D’Amico: “Non mi piace tutta questa attenzione verso la mia vita privata. I social…”
La giornalista e conduttrice tv si racconta in una lunga intervista
È una professionista apprezzata ma di lei, specie ultimamente, si parla sopratutto per la vita privata: le scoccia?
Senza contare che stando alle foto che pubblicano, io e Gigi passiamo la vita avvinghiati. Ci vogliamo molto bene ma non è esattamente così. Che dire, non è che l'abbia presa bene, no. Sono riservata: a questa indagine costante
della mia vita, in cui ci si chiede ogni giorno se sono incinta o no, non mi sono ancora abituata. Capisco il gioco delle parti, ma non mi piace.
Anche come si veste in tv è sempre un tema, no?
E mi vesto sempre uguale. Non rinuncio alla femminilità, ma perme non è un tema.
Non è nemmeno molto attiva sui social. Perché?
Sarebbe una fatica folle raccontare il mio privato. Pubblicare foto finto-naturali, momenti di gioia esibita... È una traslazione della realtà non so quanto veritiera.
E cosa pensa delle molte sue colleghe che lo fanno?
Capisco che questa visibilità social possa avere un senso e diventare anche un'appendice della carriera. Rispetto chi lo fa ma è un modo di raccontarsi che non mi appartiene. Si sceglie di enfatizzare la parte estetica e si cerca consenso così. Sarà che ho sempre cercato di far parlare di me come professionista, a prescindere dal mio essere donna, che avere quello come manifesto non mi rappresenterebbe per niente.
I vostri figli, a differenza di molti con genitori famosi, sono lontani dai social.
Ancora non hanno il telefonino. Vorremmo che rimanessero più a lungo possibile i figli di Gigi e di Ilaria, non i figli
dei nostri cognomi.
Sarete per la prima volta insieme sul palco a ottobre, al Festival dello Sport.
La Gazzetta ha convinto prima lui e poi me. Ma la cosa va ancora discussa nel dettaglio — ride —. I primi collegamenti con Gigi, a Sky Calcio Show erano particolari... ora anche incrociarci sul lavoro è rientrato nella norma.
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